La vinificazione è un processo affascinante che trasforma il grappolo d’uva in un vino pregiato pronto per il mercato.
Ma esattamente in cosa consiste? In questo articolo, esploreremo insieme cosa comprende il processo di vinificazione a seconda del vino che si vuole ottenere, con un particolare occhio di riguardo alla produzione di vino in Valpolicella.
Vinificazione vino in Valpolicella
Dopo la vendemmia, l’uva fa il suo ingresso nelle varie cantine presenti nella zona della Valpolicella per essere trasformate e divenire uno dei vari importanti vini rossi della regione, sia esso l’Amarone della Valpolicella, il Recioto oppure il Ripasso. Scopri i vini della cantina vini Valpolicella Tommasi, clicca qui.
In pratica la vinificazione rappresenta l’insieme delle fasi che compongono il processo biochimico per ottenere il vino; il procedimento che trasforma il mosto in un pregiato nettare.
Questo intricato processo mira a raggiungere la massima qualità, tenendo conto delle caratteristiche dell’uva raccolta, e impiega prodotti e metodologie apposite per perfezionare l’affinamento del vino.
Vediamo quindi di comprendere quali sono i vari tipi di vinificazione esistenti a seconda del risultato che si desidera ottenere e del tipo di uve usate che puoi osservare in una cantina vini Valpolicella.
Cantina vini Valpolicella: tipi di vinificazione
Esistono diversi approcci alla vinificazione, ognuno concepito per produrre un tipo specifico di vino. Tra questi, la vinificazione in bianco, in rosso e in rosato.
La scelta di separare il pigiato dalle bucce immediatamente dopo la pressatura, ad esempio, definisce la vinificazione in bianco, mentre nella vinificazione in rosso si cerca il trasferimento di tannini e sostanze coloranti attraverso la macerazione.
A questo proposito una nota al riguardo è doverosa: non è il colore delle uve che distingue la vinificazione in bianco da quella in rosso, ma proprio l’assenza di macerazione durante la fermentazione alcolica del mosto; infatti, si possono ottenere vini bianchi a partire da uve a bacca nera.
Per ottenere un vino rosato la differenza rispetto alla vinificazione dei vini rossi è minima, principalmente riguarda la durata del contatto del mosto con le bucce e, di conseguenza, la quantità di sostanze coloranti e tannini trasferiti al vino. Nei vini rosati, questa quantità risulta significativamente inferiore rispetto ai corrispettivi vini rossi.
Esistono comunque altre tecniche di vinificazione a seconda dei vini che si desidera ottenere.
- Macerazione carbonica: una tecnica adottata per la produzione dei vini novelli è la macerazione carbonica. Questa pratica, che coinvolge la fermentazione anaerobica sotto atmosfera di anidride carbonica, estrae sostanze coloranti e aromatiche, conferendo un profilo organolettico unico a questi vini.
- Vinificazione a freddo: nel caso dei vini bianchi, la vinificazione a freddo è una pratica che riduce la temperatura di fermentazione, preservando un bouquet aromatico ricco.
- Vinificazione continua: la vinificazione continua, caratterizzata da fermentatori continui in acciaio inox, è una pratica industriale utilizzata per trattare grandi quantità di pigiato. Sebbene consenta la produzione in massa di vini a basso prezzo, richiede un’impiantistica avanzata.
Affinamento e imbottigliamento
Alla fine della vinificazione, i vini non sono ancora pronti per essere gustati. Segue una fase di affinamento, durante la quale acquisiscono complessità e struttura, prima di essere imbottigliati e consegnati nelle mani degli appassionati.
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