E’ approvato il codice di condotta finalizzato a indicare e definire gli impegni che reciprocamente assumono l’Agenzia delle Entrate e i contribuenti aderenti al regime di adempimento collaborativo, questo quanto definito del Decreto MEF del 29 aprile 2024.
Gli impegni reciprocamente assunti da AE e contribuenti vincolano i soggetti a partire dal periodo d’imposta nel corso del quale la richiesta di adesione al regime è trasmessa.
Il codice di condotta risulta rinnovato per tutti gli anni d’imposta successivi, qualora non vi sia comunicazione dal contribuente nel non permanere nel regime di adempimento collaborativo.
“L’istituto dell’adempimento collaborativo si pone l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente che miri ad un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. Tale obiettivo è perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente su elementi di fatto, ivi inclusa l’anticipazione del controllo, finalizzata ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. E’ un istituto che prevede l’adesione volontaria del contribuente qualora sia in possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi come di seguito esposti”, questa la definizione di adempimento collaborativo dal sito di Agenzia delle Entrate.
Codice di condotta: i doveri dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate persegue l’obiettivo di raggiungere il massimo livello di adesione spontanea agli obblighi fiscali, attraverso iniziative volte a potenziare l’assistenza ai contribuenti ammessi al regime e a migliorare i servizi offerti. Nel contesto del regime dell’adempimento collaborativo, le Entrate si impegnano ad agire nel pieno rispetto dei doveri di correttezza e buona fede, aderendo al 100% ai principi sanciti nello Statuto e comportandosi con lealtà, onestà e trasparenza.
I doveri del contribuente
Dall’altro canto, anche il contribuente ammesso al regime deve impegnarsi a rispettare determinati impegni, quali:
- trasparenza fiscale e comportamento etico;
- bassa propensione al rischio fiscale (risk appetite);
- efficace gestione del rischio fiscale e della Tax Compliance;
- relazione trasparente con le autorità fiscali.
Sitografia
www.gazzettaufficiale.it
www.agenziaentrate.gov.it
www.redigo.info
