“Lo dico senza giri di parole: se Giorgia Meloni dovesse perdere il referendum per abolire l’Autonomia differenziata, dovrà trarre le conclusioni e dimettersi”. Lo ha detto il segretario del Psi, Enzo Maraio, in una conferenza stampa a Napoli convocata per annunciare ingressi nel Psi per promuovere “una stagione di unità per il Psi” che è stata chiamata la ‘controdiaspora’. “L’opposizione a questo governo ha trovato la ragione per stare insieme attorno al più alto valore infisso nella nostra Costituzione che è l’unità della Repubblica, che questa destra vuole disgregare con le scellerate riforme secessioniste. I partiti del centrosinistra e di opposizione a questo governo, insieme ad associazioni e sindacati, si uniscono per affrontare la battaglia comune del referendum di abolizione della Legge Calderoli. Siamo certi della mobilitazione di tanti cittadini”
“Non ci uniamo per combattere un governo a prescindere, ma per evitare che diventi realtà un sistema istituzionale che non ha simili nel mondo: un accentramento senza precedenti di poteri nelle mani del premier. E al contempo per evitare un meccanismo di autonomia delle Regioni in cui viene loro affidata la gestione di materie essenziali come la scuola pubblica e la sanità universale che sono i pilastri a cui non possiamo rinunciare. Giorgia Meloni – ha aggiunto Maraio – non potrà far finta di nulla e declassare l’esito del referendum a normale routine. Per questo in caso di sconfitta dovrà trarne le conseguenze perché ha legato a doppio filo governo e riforme. Renzi si dimise dopo che la sua riforma istituzionale venne bocciata dagli elettori. Craxi uscì vincitore dal referendum sulla scala mobile e consolidò la sua leadership. In politica tutto si può fare tranne che far finta di nulla” – ha concluso, ricordando che il PSI è parte attiva del comitato promotore per il referendum contro l’Autonomia differenziata”