«Il confronto fortemente voluto dalla ministra Calderone per l’attuazione dei decreti ministeriali sulla patente a crediti è stato lungo e complesso. Si è trattato di un’occasione preziosa per discutere delle misure necessarie a garantire maggiore sicurezza sul lavoro. Il tavolo avviato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha permesso di arrivare ad un testo largamente dibattuto e condiviso che finalmente dà attuazione all’articolo 27 del testo unico in materia di salute e sicurezza, addirittura a distanza di oltre quindici anni. Molte delle proposte da noi formulate hanno trovato un puntuale riscontro nel testo del decreto, ad iniziare dall’aver tolto ogni possibile equivoco sul fatto che la patente a crediti si applica a tutte le imprese e ai lavoratori autonomi con la sola eccezione di chi eroga mere forniture o prestazioni di natura intellettuale. L’auspicio è che ora lo stesso metodo venga impiegato anche per dare attuazione alle altre parti del decreto legislativo 81, rimaste inevase dal 2008». Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, a margine del tavolo convocato al Ministero del Lavoro con le parti sociali, a cui era presente Fiovo Bitti, Dirigente Confederale UGL.
«Rispetto al decreto ministeriale, è sicuramente positivo il ruolo riconosciuto ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, compresi quelli territoriali, come pure l’ulteriore stretta per i casi più gravi che portano alla morte di un lavoratore – ha aggiunto -. In precedenza, l’UGL ha chiesto di rafforzare la parte relativa alle azioni che l’impresa può mettere in campo in termini di formazione, investimenti e migliore organizzazione del lavoro, un punto che si ritrova nel decreto ministeriale. Positiva anche l’istituzione di una commissione territoriale di valutazione composta dai rappresentanti di Inail e dell’Ispettorato nazionale del lavoro che si interfaccia con i sindacati».
Post Views: 26