Il metodo PPP per insegnare inglese

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Il metodo PPP per insegnare inglese

Scopri come rendere le tue lezioni di inglese più coinvolgenti con il metodo PPP. Guida pratica per insegnanti con consigli utili e strategie efficaci.

L’insegnamento dell’inglese come lingua straniera richiede metodi efficaci e versatili che possano essere facilmente applicati in classe. Tra questi, uno dei più diffusi e apprezzati per la sua semplicità e flessibilità è il metodo PPP.

Il metodo Presentazione-Pratica-Produzione (Presentation-Practice-Production) è molto apprezzato dagli insegnanti proprio perché è semplice e facile da mettere in pratica. In effetti, il metodo PPP non fa altro che seguire il buon senso e non richiede una pedagogia molto avanzata.

Se ci pensiamo bene, la maggior parte delle persone che si trovano a imparare cose nuove, anche in età adulta, prima o poi si trovano a utilizzare il metodo PPP o alcune sue varianti. Cerchiamo di capire allora su cosa si basa, come sono strutturate le tre fasi, e quali sono i suoi vantaggi per gli studenti.

Il metodo PPP: Presentazione, Pratica, Produzione

Il metodo PPP guida gli studenti attraverso un processo graduale di apprendimento, dal momento in cui vengono a contatto con nuove nozioni linguistiche fino alla loro applicazione in contesti reali. Questo approccio si articola in tre fasi principali: Presentazione, Pratica e Produzione.

La prima fase: Presentation

Durante la fase di presentazione, l’insegnante introduce il nuovo materiale linguistico, cioè spiega la teoria. In questo momento è importante che dedichi tutto il tempo necessario a spiegare in modo dettagliato i concetti, per essere sicuro che gli studenti comprendano davvero il nuovo vocabolario, la struttura grammaticale o la funzione linguistica della lezione.

È fondamentale che utilizzi un linguaggio chiaro e accessibile, supportato da spiegazioni semplici ed esempi concreti.  Per rendere il contenuto più comprensibile e coinvolgente puoi usare anche materiali visivi, come immagini, video e grafici.

Per fare in modo che tutti gli studenti si sentano coinvolti, stimola la partecipazione attiva rispondendo e facendo domande, proponendo attività di brainstorming e role-play. Questo approccio aiuta gli studenti a entrare in contatto con il nuovo argomento in modo dinamico e partecipativo.

La seconda fase: Practice

La fase di pratica è dedicata al consolidamento delle nuove nozioni attraverso esercizi controllati. Adesso bisogna aiutare gli studenti a familiarizzare con il nuovo argomento in contesti linguistici semplici e guidati.

Gli esercizi proposti durante la fase di pratica devono essere progettati in modo da rafforzare la comprensione del nuovo materiale. Ideali per questo scopo sono gli esercizi di completamento, domande a risposta chiusa e dialoghi guidati.

Utilizzando giochi didattici, esercizi interattivi e attività di gruppo sarà utile per mantenere alta la motivazione e l’interesse degli studenti e rendere la lezione pratica più dinamica e coinvolgente.

La terza fase: Production

La fase di produzione permette agli studenti di utilizzare quello che hanno imparato in modo autonomo e creativo in contesti reali. Durante questa fase, gli studenti devono essere incoraggiati a mettere in pratica quanto hanno memorizzato in maniera indipendente.

Recapiti
Aurela