Intelligenza artificiale: dal 1°agosto è in vigore la legge europea - U.Di.Con Unione per la Difesa dei Consumatori

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

Il 1° agosto 2024 è entrata in vigore la Legge europea sull’intelligenza artificiale, celebrata come “il primo regolamento globale sull’intelligenza artificiale al mondo” dalla Commissione Europea. Nonostante le norme principali si applicheranno dal 2 agosto 2026, alcuni divieti relativi ai sistemi di IA a rischio saranno operativi già tra sei mesi. La legge rappresenta un passo significativo verso una regolamentazione globale che mette al centro la sicurezza e i diritti dei cittadini.

La nuova legge sull’IA

La nuova legge sull’IA adotta un approccio basato sui livelli di rischio, con l’obiettivo di proteggere i diritti fondamentali delle persone e promuovere un mercato interno regolamentato per l’IA nell’UE. Questo regolamento distingue quattro categorie di rischio per i sistemi di intelligenza artificiale:

  1. Rischio minimo: la maggior parte dei sistemi di IA, come i filtri spam e i sistemi di raccomandazione, rientra in questa categoria. Questi sistemi non sono soggetti a obblighi specifici a causa del loro basso impatto sulla sicurezza e sui diritti dei cittadini. Le imprese possono comunque adottare volontariamente codici di condotta aggiuntivi.
  2. Rischio limitato: i sistemi di IA che richiedono trasparenza, come i chatbot, devono informare chiaramente gli utenti che stanno interagendo con una macchina. Anche i contenuti generati dall’IA, come i deepfake, devono essere etichettati come tali, e gli utenti devono essere informati sull’uso di sistemi di categorizzazione biometrica o di riconoscimento delle emozioni.
  3. Rischio elevato: questi sistemi, che includono applicazioni per il reclutamento o la valutazione del credito, devono rispettare requisiti rigorosi, come la qualità dei dati, la documentazione dettagliata e il controllo umana.
  4. Rischio inaccettabile: sistemi considerati una minaccia per i diritti fondamentali, come quelli per il punteggio sociale o per la manipolazione del comportamento umano, sono vietati. Questo include sistemi con assistenza vocale che incoraggiano comportamenti pericolosi.

Altre informazioni

La legge introduce anche requisiti specifici per i modelli di IA per finalità generali, come quelli utilizzati per generare testi di tipo umano. Gli Stati membri hanno tempo fino al 2 agosto 2025 per designare le Autorità nazionali competenti che vigileranno sull’applicazione delle norme. L’Ufficio per l’IA della Commissione Europea sarà il principale organismo di attuazione a livello europeo. Saranno previste sanzioni per le imprese che non rispetteranno le norme, con multe che potrebbero raggiungere il 7% del fatturato annuo globale per le violazioni più gravi.

Nel periodo di transizione, la Commissione Europea ha lanciato il Patto per l’IA, invitando gli sviluppatori a conformarsi volontariamente agli obblighi fondamentali della legge prima delle scadenze legali. La Commissione sta inoltre elaborando orientamenti per facilitare l’attuazione della legge e promuovere la co-regolamentazione tramite norme e codici di condotta.

Per ulteriori informazioni clicca qui:

  1. Legge sull’intelligenza artificiale
  2. Entrata in vigore della legge europea sull’intelligenza artificiale
  3. Legge in pdf-ITA

Foto di Tara Winstead

Recapiti
Udicon Beta