La vita nelle scuole elementari
Quando si parla di scuola, ci si riferisce spesso a un luogo di formazione e crescita, ma raramente si riesce a cogliere la profondità delle esperienze vissute al suo interno. I figli degli altri di Nora De Luca, offre uno spaccato autentico e toccante di questo vissuto nella scuola italiana.
L'autrice è una maestra elementare che ha scelto uno pseudonimo per proteggere "la fatica di vivere nella scuola che ci accomuna tutti", e il suo sguardo beneficia molto di questo, risultando autentico, unico e reale. Il libro che nasce dalla penna dell'autrice è un ritratto vivido e commovente di un Paese in continua evoluzione la cui istruzione, a partire dalle scuole elementari, si sta decomponendo.
"Ho iniziato a scrivere queste storie perché sentivo il bisogno di dare un’occhiata alla lontana alla mia vita e tutti quelli che ci girano intorno. Credo che sia venuta fuori una descrizione abbastanza veritiera. Ho scelto di non mettere il mio nome sulla copertina di questo libro perché mi sembra un po’ di tradire un segreto ben custodito di cui faccio parte, la fatica di vivere nella scuola che ci accomuna tutti. Di questo tradimento, dell’idea di dare in pasto a chi legge la mia e la nostra vita, il nostro sforzo quotidiano con tutte le sue imperfezioni, provo vergogna, per non parlare di quanto mi fa paura."
I figli degli altri non è solo una raccolta di storie scolastiche, ma una finestra aperta su un mondo fatto di emozioni, sfide quotidiane e relazioni, ma anche di disagio e cruda realtà. Con una narrazione vivida e ritmata, De Luca ci invita a scoprire la realtà scolastica attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno, quelli dei bambini e degli insegnanti, ma anche tutto il personale ATA, mostrandoci come, anche nel caos e nelle difficoltà, vi sia una bellezza intrinseca nel prendersi cura dei “figli degli altri”.
I figli degli altri: ritratto di una scuola
I figli degli altri ci immerge nella vita di una scuola elementare, un microcosmo in cui si riflettono i cambiamenti sociali e culturali del nostro Paese. Il racconto si sviluppa attorno a personaggi destinati a essere indimenticabili: l’intrepido Scardozza, la struggente Mia, Gianni dal Senegal e Alberto, che alla lavagna scrive frasi che sembrano codici fiscali. Ognuno di loro porta con sé un mondo di emozioni e storie, offrendo una panoramica variegata e intensa della realtà scolastica.
Gli insegnanti sono figure fondamentali di questo universo. Alleati o rivali, essi navigano tra sfide quotidiane e grandi ideali, cercando di mantenere un equilibrio tra il ruolo educativo e le complessità personali. Almeno, quasi tutti. I bidelli, figure di mezzo indispensabili, oscillano tra distanza e partecipazione.
La scuola che racconto è un po’ improvvisata e ogni giorno apre grazie allo sforzo, la buona volontà, i limiti e gli slanci di un esercito di donne e di pochi uomini. Ci sono insegnanti bravissime, insegnanti non proprio bravissime. La verità è che quando entri qui, per mano ai tuoi figli, quando li affidi a queste sconosciute perché gli insegnino a stare al mondo, non hai alcuna garanzia che ti troverai davanti persone capaci, empatiche, di buon senso. È possibile, ma non è certo. Li porti qui tenendo le dita incrociate dietro la schiena, in un primo esercizio di lasciare i tuoi figli piccoli al mondo nella speranza che ne abbia cura e pietà.
In questo contesto, la scuola elementare emerge non solo come luogo di istruzione, ma anche come specchio delle dinamiche sociali. Un inferno, un delirio, un teatro dell’assurdo, ma anche un baluardo di speranza e crescita, dove ogni giorno si costruiscono le fondamenta per il futuro. La scuola diventa, agli occhi dei lettori tra le pagine e le parole di Nora De Luca, un luogo dove le sfide quotidiane si mescolano con la bellezza dei piccoli gesti, creando un mosaico di esperienze che riflette la complessità della nostra società.
Prendersi cura de I figli degli altri
I figli degli altri non è solo un libro sulla scuola, come ce ne sono molti, ma è una riflessione profonda sulla nostra società e sui cambiamenti che la attraversano. Nora De Luca ci offre un racconto che è al contempo un atto d'amore verso l'educazione e una critica sottile al sistema scolastico contemporaneo. Attraverso le sue pagine, emerge la fragilità e la forza di un'istituzione che, nonostante le difficoltà, continua a prendersi cura dei più piccoli.
"Non l'hai capito che questo lavoro è solo un ammortizzatore sociale? Questa è una fossa dove lo Stato ci mette quelli che non sa dove mettere. Se come preside io sollevo troppo spesso la questione dei docenti incompetenti al ministero, quella che rompe i coglioni sono io, non loro. Il sindacato sta là con la sola funzione di mantenere questa gente nella macchina a livellare la scuola verso il basso. Noi stiamo qua a metterci una pezza e tenere in piedi un sistema che è trattato come un reddito di cittadinanza ma ha il compito delicatissimo di crescere i futuri adulti. Aiutarli a distinguere giusto e sbagliato, imparare a trattare se stessi e il prossimo. Per questo hanno scelto i peggiori, gli sbandati, quelli in difficoltà. E poi hanno deciso di buttarli nel sistema dandogli giusto un'occhiata sommaria. Mi sono trovata davanti gente con precedenti penali che girava per le scuole in sostituzione da anni e nessuno si era preso la briga di verificare. Quando pensi a quelle bocce perse dei tuoi colleghi con fastidio, pensa che la scuola è fatta da loro per loro.
E lì, mentre la guardo a bocca aperta (un po' anche per soggezione), capisco che la scuola non è un carcere. Sono i giardinetti davanti al carcere."
Questo libro è un’opera che ci ricorda quanto sia importante l’educazione e quanto sia complesso il lavoro di chi si dedica a essa prendendosi cura dei “figli degli altri”, dove i figli sono sempre più figli e gli altri sono sempre più altri.
In un momento storico in cui le scuole elementari, ultima eccellenza di un sistema in crisi, sembrano decomporsi (forse per lasciare spazio a una nuova sfida, che non è soltanto didattica), I figli degli altri ci invita a riflettere e a non perdere la fiducia nel valore dell’educazione. Quella di Nora De Luca è un’opera imperdibile per chiunque voglia comprendere meglio questo mondo e le storie che si intrecciano dietro le sue porte, perché questo è il ritratto di ciò che sta fuori e anche il primo avamposto del futuro.