Veronese: �Decreto coesione, non � la strada per politiche basate sull'equit��

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Veronese: �Decreto coesione, non � la strada per politiche basate sull'equit��

03/07/2024  Sindacato.

"Il decreto coesione � un'ulteriore norma che, passo dopo passo, accentra poteri e prerogative a Palazzo Chigi. Nel decreto permangono tutta una serie di criticit�, a iniziare dall'assenza di un approccio innovativo alla coesione, che viene affrontato con provvedimenti in larga misura gi� sperimentati nel passato". Lo ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.

"Si abbandona la strada di una "governance multilivello e multi-partecipativa" - ha precisato Veronese - quando invece servirebbero un forte coordinamento e un'azione armonica tra i vari livelli istituzionali, sostenendo la capacit� amministrativa delle Regioni e dei territori, anche attraverso un massiccio piano di assunzioni di personale a tempo indeterminato e con la formazione e riqualificazione degli attuali dipendenti".

"Solo cos� potremmo abbandonare numeri da prefisso telefonico nell'impiego delle risorse comunitarie. Infatti - ha sottolineato la sindacalista della Uil - a due anni dall'avvio di programmazione 2021-2027, i dati relativi alla spesa effettiva sono emblematici e alquanto preoccupanti: su 75 miliardi di euro abbiamo impegnato il 7,8% del totale (5,8 miliardi di euro) e rendicontato alla Commissione Europea solo lo 0,94% (706 milioni di euro). Una fotografia cha fa il paio con la programmazione 2014-2020, che si � chiusa lo scorso dicembre e che vede una situazione molto critica, da allarme rosso, in quanto ancora dobbiamo rendicontare a Bruxelles, entro il 31 dicembre di quest'anno, 12,3 miliardi di euro".

"Quanto al pacchetto lavoro, "strombazzato" ai quattro venti alla vigilia del 1� maggio - ha concluso Veronese - si tratta di misure "una tantum" e non strutturali, con risorse distribuite a pioggia senza porre delle condizionalit�. Non � certamente questa la strada per politiche basate su equit�, solidariet� e contrasto alle disuguaglianze territoriali, generazionali e di genere".

Roma, 3 luglio 2024

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