Rispondiamo ai dubbi di nonno Gaetano e di chi, come lui, vuole fare una donazione in vita, illustrando le procedure, i possibili rischi legali e come proteggere i propri lasciti
Gaetano ha scritto ad Ai.Bi. per porre una domanda che riflette tutto l’amore e la premura verso i suoi due nipoti. Il suo desiderio è semplice ma profondo: donare un immobile a ciascuno dei nipoti minorenni, garantendo loro un futuro sicuro. Tuttavia, come spesso accade, il cuore generoso si scontra con le complessità delle leggi successorie.
La domanda di nonno Gaetano
Gentile Ai.Bi.,
mi chiamo Gaetano, sono un nonno in pensione e ho alcuni beni immobili di proprietà.
Vorrei lasciare ai miei due nipoti, ancora minorenni, un immobile ciascuno e lo vorrei fare con una donazione. È possibile?
Incorro in qualche rischio, o peggio, potrei mettere in difficoltà i miei nipoti?
Grazie,
Gaetano
La donazione, così come il testamento è un atto di liberalità legato inscindibilmente alla volontà del benefattore e quindi, quando questa volontà è libera e completa, l’atto è valido.
Lei può donare a chi vuole i propri beni.
La procedura
Entrando nel particolare, può donare ai suoi due nipoti un immobile ciascuno. Per farlo deve rivolgersi a un notaio il quale esperirà tutte le incombenze necessarie.
Precisiamo che trattandosi di minori occorre il favore dei genitori perché la donazione si completi, in quanto l’immobile dovrà risultare intestato al minore. Qualora vi fossero delle resistenze da parte dei figli (genitori dei minori beneficiari), esclusi dalla donazione, dovrà essere nominato un curatore nell’interesse dei nipoti.
Quindi, per quanto attiene alla donazione in sé, non vi sono particolari rischi per i nipoti.
Le conseguenze di una donazione in vita
La donazione in vita però potrebbe comportare delle conseguenze nel futuro, in particolare dopo la morte del donante. Infatti, in tutte le successioni il patrimonio del defunto viene calcolato in riferimento a quanto in essere al momento del decesso e a quanto donato o ceduto in vita.
Tuttavia potrebbero essere delle problematiche solo ipotetiche.
Intanto diciamo che una volta effettuata la donazione in vita, con atto notarile, l’atto resta valido e inattaccabile e potrebbe essere contestato solo in sede successoria.
Ma anche in tale sede potrebbe mantenere la sua validità se i figli o altri eredi legittimi non sollevano l’unica obiezione possibile e cioè la lesione della quota di legittima.
Abbiamo già scritto in altre news di quota legittima e quota disponibile, ma è il caso qui di ricordare che la quota legittima o riserva è quella parte dell’eredità che la legge riserva agli eredi legittimi, mentre la disponibile è quella di cui il de cuius può liberamente disporre (è la parte testamentaria).
Il calcolo della legittima
Ci preme dire che per il calcolo della legittima, vengono considerati anche i lasciti – come, appunto, le donazioni – effettuate dal titolare del patrimonio quando era ancora in vita e, soprattutto, che in virtù delle norme sulla successione la donazione da nonno a nipote può avvenire solo all’interno della quota disponibile dell’eredità.
Questo il motivo per cui in sede successoria vi potrebbero essere delle controversie.
Per tranquillizzare il donante ricordiamo però che laddove non vi è stata lesione di quota legittima, cioè laddove la massa ereditaria è tale da soddisfare nella giusta misura legislativamente prevista tutti gli eredi, non vi sono rischi per le donazioni effettuate.
Inoltre, anche nel caso in cui vi fosse una lesione, le donazioni ai nipoti potrebbero non venir intaccate perché gli eredi potrebbero essere soddisfatti con altri beni dell’eredità, oppure gli stessi eredi potrebbero rinunciare a qualsiasi azione sull’eredità.
La donazione in vita di un bene a un nipote o anche a un ente benefico è un atto che si può concretamente realizzare e che se valutato e considerato in rapporto all’intero patrimonio del donante non comporta particolari rischi in sede successoria.
Domande e informazioni sui lasciti solidali e donazioni in memoria
Quella della signora di Padova è una vicenda senza dubbio unica, ma non così differente da tante altre storie che sono state già scritte e che ancora possono esserlo decidendo di fare un lascito solidale. Per ricevere informazioni più dettagliate è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito, oppure chiamare il numero 02.98822332.