Biomeccanica del ciclismo: 3200 ciclisti hanno scelto i Bikeitalia Lab

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

In questo blog abbiamo fin’ora raccontato gli eventi a nostro avviso epocali, quelli che ti riempiono di adrenalina e che poi ti guardi indietro con soddisfazione e dispensi pacche sulle spalle a profusione.
Raramente trovano spazio le attività ordinarie. Quindi permetteteci oggi di celebrare in modo del tutto arbitrario l’atleta numero 3.208 che si è sottoposto a una visita biomeccanica del ciclismo nei nostri centri: i Bikeitalia Lab.

Una squadra di biomeccanici laureati

I Bikeitalia Lab sono l’unica rete di biomeccanici del ciclismo in Italia in cui operano solamente biomeccanici laureati in scienze motorie o Fisioterapia e che hanno frequentato il Masterclass in Biomeccanica del Ciclismo di Bikeitalia per apprendere il protocollo che utilizziamo.
Insistiamo sul fatto che i nostri biomeccanici debbano essere necessariamente laureati perché riteniamo che chi non ha competenze in materia di anatomia non dovrebbe per nessun motivo mettere mano al corpo di un’altra persona perché non sa come il corpo si muove e risponde alle varie regolazioni.

Il gap nel mercato della biomeccanica del ciclismo

La decisione di avviare un’attività di Biomeccanica del ciclismo o Bike Fit è maturata guardando il mercato. Nel 2014 il panorama nazionale era costellato da due approcci distinti: quello dei guru e quello dei software.

I guru erano quelli che avevano corso in bicicletta o avevano allenato e, sulla base della propria esperienza, applicavano le proprie competenze “a occhio”.

I software erano (e sono ancora) degli strumenti estremamente complessi che mettono in condizione chiunque sia in grado di acquistarli di ottenere la posizione teoricamente ideale per ciascun ciclista sulla base di parametri standard e di un algoritmo che offre le istruzioni al “biomeccanico” per regolare la bicicletta.

Il mercato si divideva, quindi, tra chi mancava di qualsivoglia scientificità e chi considerava i corpi umani come tutti uguali e che quindi applicava a tutti una formula predefinita per ottenere il miglior risultato possibile.

Partendo da qui abbiamo saccheggiato tutta la letteratura scientifica disponibile e, applicando il principio che è la bicicletta che deve adattarsi al corpo dell’atleta e non viceversa, abbiamo creato il protocollo Bikeitalia Lab.

Abbiamo aperto il primo Bikeitalia Lab a Milano e abbiamo sviluppato un franchising che oggi opera nelle provincie di Bergamo, Torino, Verona, Varese, Savona, Bologna, Rimini, Perugia, Roma, Cosenza e Catania.

Un protocollo biomeccanico rigoroso

Quello che contraddistingue i Bikeitalia Lab, oltre al titolo di studio dei biomeccanici, è un approccio che vuole mettere al centro la persona e le sue caratteristiche fisiche individuali. Per questo la nostra visita biomeccanica prevede:

  • un’intervista individuale con 75 domande per conoscere lo stato di salute generale dell’atleta che si rivolge a noi, nonché i suoi obiettivi ed eventuali problemi a cui prestare attenzione;
  • una valutazione posturale e motoria senza la bicicletta per imparare a conoscere i limiti del corpo del nostro atleta (c’è una bella differenza in termini di flessibilità tra chi di lavoro fa l’insegnante di yoga e chi guida il camion);
  • Un’analisi della pedalata con dei marker applicati ai punti di repere;
  • una valutazione della posizione utilizzando sensori di pressione in sella, sensori inerziali per il basculamento del bacino e per il movimento delle ginocchia e un elettromiografo indossabile per valutare l’attivazione dei muscoli delle gambe durante la pedalata;
  • modifiche alla bicicletta;
  • test su strada;
  • visita di controllo.

La promessa dei Bikeitalia Lab è “basta dolori in sella” perché abbiamo deciso di rivolgerci, non al ciclista che vuole vincere la granfondo, ma a tutti gli altri che invece vogliono rivendicare il proprio diritto a pedalare senza provare dolore.

In questo modo cerchiamo di combattere l’abbandono della bicicletta prestando quindi fede al motto di Bikeitalia: “Trasformiamo l’Italia in un Paese ciclabile”.

Il prezzo più alto sul mercato

Fin dal primo momento abbiamo deciso di posizionarci su una fascia di prezzo molto alta perché vogliamo offrire un servizio perfetto e perché riteniamo che chi si rivolge a noi deve avere tutta l’attenzione possibile. Per questo motivo applichiamo la formula “soddisfatti o rimborsati” alle nostre visite biomeccaniche.

Il risultato è che il 98% delle recensioni ricevute è positivo e abbiamo azzerato le spese di marketing perché chi si è rivolto a noi sparge la voce tra i propri compagni di pedalata sul nostro modo di operare e il numero di richieste continua ad aumentare anche durante i mesi in cui generalmente si pedala di meno.

Una cosa che abbiamo notato in questi anni, da quando abbiamo iniziato a operare è che il numero di attività che offrono servizi di bike fit a prezzi contenuti utilizzando software continua ad aumentare e che, all’aumentare della loro attività, aumenta il numero di ciclisti che si rivolgono ai nostri Lab per risolvere problemi che sono stati causati da chi ha modificato, senza cognizione di causa e seguendo pedissequamente i voleri dell’algoritmo, la posizione in sella (grazie).

Ci siamo posti l’obiettivo di aprire un Bikeitalia Lab in ogni provincia italiana e sappiamo che prima o poi ce la faremo.

Recapiti
Omar Gatti