Le disavventure di Pat Hobby, piccolo tesoro della letteratura americana
Questo ottobre Mondadori porta in Italia un piccolo tesoro della letteratura americana: Le disavventure di Pat Hobby è una raccolta praticamente inedita di racconti scritti da Francis Scott Fitzgerald tra il 1939 e il 1940, ora pubblicati con la nuova, bellissima traduzione di Marco Rossari.
In queste pagine, il pubblico italiano può finalmente scoprire una delle opere meno note ma più affascinanti dell’autore de Il grande Gatsby, dove si raccontano le vicissitudini di Pat Hobby, sceneggiatore di successo del cinema muto ora in declino nella Hollywood dell’era del sonoro.
Attraverso le disavventure del protagonista, l’autore, con il suo inconfondibile stile, ci regala un ritratto ironico e malinconico di una giovinezza ormai perduta, una storia struggente di vita, che non è altro che la sua.
Un autoritratto umoristico, amaro e nostalgico
Pat Hobby ha quarantanove anni e un presente fatto di alcol, precarietà e fallimenti. Le sue giornate trascorrono tra tentativi maldestri di guadagnare qualche dollaro e la disperata ricerca di una nuova opportunità negli studios.
Questo protagonista e le sue (dis)avventure, ci restituiscono un ritratto vivido e malinconico di un uomo che rappresenta una versione alterata e umoristica dello stesso Fitzgerald (che guarda caso tra il 1939 e il 1940 lavorava per gli Universal Studios).
Fin dalle prime righe sappiamo che Pat è condannato, che nessuna delle sue macchinazioni può avere successo. I tempi sono grami, i racconti finiscono tutti, inesorabilmente, male. Eppure ci affascina guardarlo dimenarsi e quasi quasi arriviamo ad ammirare la sua infinita speranza.
Embed from Getty ImagesLe disavventure di Pat Hobby ci offre così un quadro ironico e dolente di un mondo che si sgretola dietro le quinte scintillanti dell’Età dell’Oro del cinema, e il declino e l'oblio da cui lo scrittore non avrebbe mai fatto ritorno.
La capacità di Francis Scott Fitzgerald di mescolare malinconia e umorismo, rende questo libro una lettura affascinante e allo stesso tempo un documento prezioso che ci permette di entrare nella mente di uno dei più grandi scrittori del Novecento, in un momento di estrema vulnerabilità.