Il settore terziario in Friuli-Venezia Giulia - EBTER FVG - Format Research

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L’Ente Bilaterale del Terziario FVG ha analizzato il mercato del lavoro tramite i dati forniti da Format Research e Ires FVG.

Si segnala una diminuzione dei lavoratori indipendenti e un crescente contributo della componente straniera nel settore.

L’inflazione ha impattato su consumi e spese obbligate

Nonostante il quadro occupazionale stabile con l’83,4% delle imprese che prevedono di mantenere i livelli di addetti nel prossimo semestre, la situazione economica delle famiglie dei lavoratori del settore rimane complicata. Il 26,8% delle famiglie prevede un peggioramento della propria condizione economica nella seconda parte del 2024, evidenziando come la crisi inflazionistica stia impattando i consumi e le spese obbligate come mutui e bollette, che sono aumentate per quasi il 65% dei lavoratori.

Indipendenti in calo: il peggior dato in Italia

Nel periodo 2013-2023, il Friuli-Venezia Giulia ha registrato una riduzione significativa del numero di lavoratori indipendenti nel commercio e nel turismo, con un calo del 15,5%, molto superiore alla media nazionale dell’8,6%. Questo fenomeno riguarda tutte le ex province della regione, con un picco negativo del -18,1% a Gorizia. Il declino ha colpito in particolare la componente femminile (-19,5%) e i collaboratori (-38,8%), evidenziando una crisi del modello tradizionale di impresa familiare.

L’importanza crescente della componente straniera

In contrasto con il calo dei lavoratori indipendenti, è cresciuta la presenza di imprenditori stranieri nel settore terziario del FVG. I titolari nati all’estero rappresentano il 18,6% del totale, con un forte contributo soprattutto nei servizi di pulizia (29%) e nella ristorazione. La maggiore incidenza di imprenditori stranieri si riscontra nell’area giuliana, con una percentuale del 21,4%, e il principale Paese di origine, dopo l’Italia, è la Cina.

Prospettive e tendenze future

Nonostante le difficoltà, l’Ente Bilaterale del Terziario del FVG continua a promuovere la cooperazione tra lavoratori e imprese. Il monitoraggio dei dati sul lavoro è considerato uno strumento strategico per anticipare le tendenze e prevedere possibili disagi sociali, come sottolineato dal presidente dell’Ente, Fabio Pillon. L’aumento dei fondi destinati al programma di sostegno 2023(330mila euro) rispetto al 2022 è un segnale positivo, con oltre 200 imprese e un migliaio di lavoratori beneficiari.

Formazione e fabbisogni delle imprese

Un elemento cruciale per il futuro del terziario FVG è rappresentato dalla formazione. Il 37,3% delle imprese ha partecipato a percorsi formativi per migliorare la qualità dei servizi e sostenere l’innovazione. La formazione continua sarà sempre più fondamentale per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, soprattutto in un contesto di invecchiamento della classe imprenditoriale e di ridotta presenza di giovani lavoratori nel settore.

(Il settore terziario in Friuli-Venezia Giulia Nella foto EBTER FVG Ascani Pillon Giacomazzi Russo)

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