“Piccole imprese, privati e artigiani rischiano di veder evaporare circa 100mila euro nei prossimi 5 anni”. Federcontribuenti lancia l’allarme e certifica un nuovo sistema di liquidazione dei crediti per piccole aziende, professionisti e privati, la piattaforma Federbonus. “Siamo di fronte ad un cambio di passo per la nostra associazione – sottolinea il presidente Marco Paccagnella che presenterà entro fine mese la piattaforma a Roma – abbiamo dato subito risposte a due emergenze per le piccole e medie imprese italiane: i crediti fiscali in scadenza
che rischiano di evaporare in migliaia di cassetti fiscali italiani e la necessità di dotare le aziende piccole e piccolissime di sistemi anti contraffazione comparabili a quelli su cui possono dotare i grandi marchi multinazionali”. La risposta a queste due esigenze sono già sulla piattaforma Federsviluppo disponibili a tutti gli imprenditori e liberi professionisti che vogliano provare il nuovo strumento.
”Da una parte la piccola o piccolissima azienda – spiegano i vertici dell’ Associazione – dall’altra le aziende più importanti. Il meccanismo è semplice e rapido: chi ha il credito lo cede a chi ha un debito con lo Stato e cifre che rischiavano di evaporare dentro al cassetto fiscale diventano denaro contante in conto corrente nel giro di pochi giorni”.
“Stiamo ridando la vita a piccoli imprenditori che hanno fatto investimenti importanti anni fa e che ora a causa dell’azzeramento degli utili rischiavano di finire a gambe all’aria – spiega il direttore generale di Fedecontribuenti Flavio Zanarella – oggi l’impresa è sola , in questo sistema è accompagnata e tutelata: ed abbiamo fatto un passo in più, stiamo aiutando anche famiglie e pensionati che rischiavano di vedere erose una parte delle spese portate a detrazione per ristrutturazioni e investimenti energetici a causa di crediti verso il fisco più alti rispetto alle compensazioni Irpef. Facendo una media possiamo dire di aver rimesso in circolo almeno 20mila euro ad associato all’anno per i prossimi 5 anni. Soldi che altrimenti sarebbero andati in fumo”.