Valore e sostenibilità: i due punti inseparabili nella crescita aziendale - redigo.info

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“Valore e sostenibilità” come nozioni fondamentali nel lavoro delle imprese, specialmente al giorno d’oggi, in cui la creazione del valore e la ricerca della sostenibilità si necessitano l’un l’altra, indirizzate tanto dall’interno (produzione economica necessaria alla sopravvivenza dell’azienda) tanto dall’estero (normative e direttive legate alla sostenibilità aziendale).

Come si mescolano, allora, questi due mondi? Ha tentato di rispondere al quesito un documento redatto, in modo condiviso, dal GBS – Gruppo Bilanci e Sostenibilità – e il CNDCEC – Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Le due istituzioni intendono dare risposte concrete alla relazione che esiste tra i due termini con un approccio interdisciplinare e trasversale, dato dall’incontro tra:

  • un contributo antropologico-storico-filosofico attraverso il quale ci si interroga sulla nozione di “giustezza” e il suo contrario, nei termini ambientali;
  • un contributo di tipo analitico ed operativo per tradurre in pratica la coerenza tra i vincoli imposti dall’attuale normativa e gli spazi lasciati liberi dalla stessa, nei confronti delle imprese.

Dunque, il documento inserisce nello stesso ambito di ricerca, il taglio accademico-scientifico e quello tecnico-professionale, proprio per inseguire quella possibile coerenza tra ciò che produce valore dal punto di vista economico e la sostenibilità alla quale le aziende devono dare sempre più attenzione, da un punto di vista normativo ed etico.

Valore e sostenibilità, quando “fare il bene” incontra la crescita economica

Il documento parte da due assunti, così fissati:

  • l’impresa deve produrre valore, nel senso di realizzazione del profitto, dell’aumento del patrimonio, della durata nel tempo;
  • l’impresa, nell’ottica della sostenibilità, deve “fare il bene” per l’azienda ma anche per farsi carico delle esigenze collettive.

Tra questi due obiettivi dell’azienda (produzione economica e “fare il bene”) ci può essere coerenza, sostegno reciproco, ma anche un contrasto.

Ecco perché, allora, è necessario seguire la strada della coerenza e del concorso: dato le imposizioni esterne legate alla sostenibilità ambientale e, in aggiunta, la volontà etica e morale di perseguirla, l’impresa non può fare altrimenti che trovare il giusto equilibrio tra le due operazioni.

Quando tra i due termini si instaura un rapporto di coerenza? Quando il “fare il bene” stimola modi nuovi e più efficienti di produrre valore economico, come a dire che l’impegno verso la sostenibilità è in grado di facilitare l’innovazione e, successivamente, la generazione di ricchezza disponibile.

L’obiettivo del documento, nella sua concretezza, è quello di offrire ad imprese e professionisti, ragionamenti ed spunti utili alla ricerca di quell’equilibrio necessario – se non obbligatorio, considerando lo stato delle cose – tra valore e sostenibilità.

Agnese Terenzi

Redazione redigo.info

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