Ugl - Manovra, Capone: «Da taglio cuneo fiscale impatto positivo per crescita»

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«La legge di Bilancio 2025 depositata alla Camera conferma il taglio del cuneo fiscale per i redditi da lavoro dipendente con l’ampliamento della platea fino a 40 mila euro. L’UGL guarda con particolare favore all’aumento della base delle detrazioni sul lavoro da 1.880 a 1.955 euro, un passo significativo verso un sistema fiscale più equo e favorevole a chi lavora. Questa misura non solo allevia il carico fiscale, ma rafforza sensibilmente il potere d’acquisto delle retribuzioni. Il riconoscimento di una sorta di bonus non tassabile per i lavoratori dipendenti va nella direzione giusta poiché offre un sostegno concreto a chi si trova nella fascia di reddito più vulnerabile con percentuali che vanno dal 7,1% fino a 8.500 euro, al 5,3% tra 8.500 e 15.000 euro, e al 4,8% tra 15.000 e 20.000 euro. Superato questo importo si passa ad un meccanismo di detrazioni aggiuntive che vanno riconosciute in busta paga: 1.000 euro tra 20mila e 32mila. Sopra tale soglia e fino a 40mila euro è previsto un sistema di décalage. Il taglio del cuneo è un intervento puntuale che, una volta reso strutturale, produce un impatto positivo sul mercato del lavoro e sull’economia in quanto agisce su più fronti: rappresenta un importante sostegno ai salari dei lavoratori duramente colpiti dall’inflazione erogando più risorse in busta paga e, inoltre, genera un circolo virtuoso. La riduzione della tassazione, infatti, consente di immettere liquidità nell’economia agevolando l’accesso al credito per le imprese, favorisce gli investimenti nell’innovazione, nel capitale umano e nella competitività, contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro e al rilancio della crescita e dei consumi».
Lo ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, in merito al taglio del cuneo fiscale previsto in Manovra.

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