Innovazione, sostenibilità, futuro: spunti e suggestioni da FORUM Sanità 2024 - FPA

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Sono sempre più necessari momenti di confronto e scambio orizzontale tra tutti coloro che gestiscono quotidianamente i processi di innovazione. E’ quello che abbiamo fatto nei due giorni di FORUM Sanità 2024, che si sono appena conclusi. Ecco alcuni spunti dalle interviste realizzate in manifestazione

25 Ottobre 2024

Foto di Rachele Maria Curti

Sono sempre più necessari momenti di confronto e scambio orizzontale tra tutti coloro che gestiscono quotidianamente i processi di innovazione. E’ quello che abbiamo fatto nei due giorni di FORUM Sanità 2024, che si sono appena conclusi. “Questi incontri permettono alle diverse realtà di mettere a fattor comune le diverse esperienze. L’innovazione nasce dal confronto, dalla sperimentazione, dall’errore e dal tentativo”, così Gianni Dominici, Amministratore delegato di FPA, commenta il senso della manifestazione organizzata dal Gruppo DIGITAL360.

Gianni Dominici: "L'innovazione attraverso il confronto e la sperimentazione: questo è FORUM Sanità"

L’evento ha offerto due giorni di intenso confronto tra esponenti della sanità pubblica e privata provenienti da tutta Italia. Sono stati affrontati tutti i temi più attuali relativi all’innovazione e alla sostenibilità del Sistema Sanitario – FSE 2.0, AI e Data-driven Health, Connected Health, sostenibilità digitale, dei servizi di filiera ed economico-finanziaria – combinando eventi di scenario, keynote speech, tavoli di lavoro molto partecipati e dimostrazioni di soluzioni e progetti. Tra gli ospiti internazionali, John Rayner, Senior Director di HIMSS Analytics di EMEA, ha presentato un keynote speech dal titolo “Un confronto internazionale sulla sanità del futuro”. Durante il suo intervento, ha illustrato le innovazioni emergenti nel settore sanitario futuro e il loro impatto sul diritto alla salute, sottolineando come la ricerca scientifica e le nuove tecnologie possano migliorare l’accesso e la qualità delle cure, garantendo al contempo la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.

L’intelligenza artificiale ha rappresentato il filo conduttore dell’intera manifestazione, esaminata nelle sue varie applicazioni, considerando gli impatti attuali e potenziali sui percorsi di cura, sui modelli organizzativi e sull’impiego pubblico in sanità. Studi internazionali indicano che il settore sanitario è particolarmente vulnerabile alla diffusione dell’IA. Come ha sottolineato Dominici: “L’impatto riguarda sia la struttura del lavoro e la forza lavoro, con molte mansioni rese obsolete dagli automatismi (ricerca di Felten), sia il rapporto informativo con il pubblico e l’organizzazione clinica e operativa. Su una sfida così importante è fondamentale lavorare insieme. Dobbiamo condividere un approccio comune, data l’importanza e la delicatezza del tema che dobbiamo affrontare”.

Anche il Premio FORUM Sanità di quest’anno ha dimostrato che l’intelligenza artificiale è già presente in diverse sperimentazioni, con numerose startup che hanno presentato soluzioni innovative.

Sono stati dunque, due giorni di grande partecipazione durante i quali abbiamo anche raccolto le voci dei protagonisti della sanità pubblica e privata e ricevuto feedback dagli eventi.

Il commento dei partecipanti (in aggiornamento)

In questa intervista, Elena Bottinelli, Head of digital transition and transformation del Gruppo San Donato, relatrice allo scenario “Connected Health e il futuro digitale dell’assistenza sanitaria”, condivide le sue riflessioni sulle aspettative dell’intelligenza artificiale. In particolare, spiega come l’IA possa contribuire alla sostenibilità del sistema sanitario, affrontando aspetti che spaziano dal supporto decisionale per i medici alla medicina delle 4P (Preventiva, Predittiva, Personalizzata, Partecipata). Relatrice allo stesso scenario Monica Calamai – Direttrice Generale AUSL di Ferrara, Commissaria Straordinaria AOU di Ferrara e Coordinatrice della Community Donne Protagoniste in Sanità, che ci parla di come, nel sistema sanitario, l’IA si stia diffondendo in modo più puntiforme, in particolare nella diagnostica per immagini. Ma non solo. L’IA sta facilitando una medicina sempre più personalizzata e modificando modelli organizzativi e percorsi assistenziali che partono da un approccio multidisciplinare. Due progetti significativi in tal senso sono l’uso del retinografo remoto per la diagnosi precoce delle complicanze diabetiche e lo screening della prostata con risonanza multiparametrica, che evita biopsie invasive.

Giampaolo Azzoni, Professore Ordinario di Filosofia del diritto e Prorettore Vicario dell’Università di Pavia, che a FORUM PA Sanità ha presentato il suo keynote speech dal titolo “Intelligenza artificiale: etica e persone”, parla dei limiti epistemologici dell’IA clinica; evidenzia la distinzione tra l’intelligenza artificiale, che opera attraverso il ragionamento induttivo e apprende dai dati, e l’intelligenza umana, nel caso specifico del medico, che lavora per abduzione creativa. Azzoni spiega la novità introdotta dall’IA partendo da una citazione di Arnold Gehlen: ‘la tecnica funziona come esonero’, un tempo dalle fatiche fisiche, oggi dalle attività intellettive. Infine, risponde alla domanda: “Se l’IA mantiene tutte le sue promesse, cosa resta al medico?”.

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