L'innovazione nel decennio digitale europeo

Compatibilità
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Introduzione

Presentato a Roma il 29 ottobre 2024 il Rapporto annuale dell’Istituto per la Competitività (I‐Com) su reti e servizi di nuova generazione dal titolo: Connettere l'Italia.

È un quadro con numerose ombre quello delineato dai ricercatori I-Com sul percorso italiano verso il raggiungimento degli obiettivi europei al 2030 per il decennio digitale.

Trasformazione digitale e imprese

In prima istanza per quel che riguarda la digitalizzazione delle piccole e medie imprese, che rappresentano l’ossatura del tessuto industriale europeo e di quello italiano, in particolare. Con un valore del 60,7% nel 2023, il nostro Paese ha ottenuto risultati migliori della media europea (57,7%). Nonostante ciò, la crescita si è attestata sullo 0,5% tra il 2021 e il 2023, troppo lenta per le Piccole e medie imprese italiane che, si stima, saranno il 62,1% a raggiungere un livello di digitalizzazione basilare nel 2030 (per arrivare al 90% bisogna attendere il 2170).

Competenze digitali

Relativamente agli individui che hanno almeno competenze digitali di base, il valore medio europeo è stato pari al 55,6% nel 2023, con un leggero miglioramento (+1,7 punti percentuali) rispetto al dato precedente risalente al 2021.

Sempre secondo i ricercatori, in assenza di ulteriori investimenti, il gap rispetto al target prefissato per il 2030 è destinato a raggiungere il 20,2%. La quota di specialisti ICT sull’occupazione totale in Italia si è attestata al 4,1%, collocando l'Italia in fondo alla classifica dei paesi UE (quartultimo posto) e nettamente indietro rispetto alla media comunitaria (4,8%).

Per raggiungere gli obiettivi fissati dal Decennio Digitale, agli attuali ritmi l’Italia dovrà attendere il 2170 per la digitalizzazione delle PMI e il 2087 per quella dei servizi pubblici, il 2465 per le skill digitali.

Secondo l'Indice I-Com che misura lo sviluppo del digitale in Europa l'Italia nel 2023 passa dal 9° all'11° posto, mentre in cima alla graduatoria troviamo Danimarca e Svezia.

Segnali incoraggianti vengono dall'osservazione dei dati sui percorsi formativi avviati a livello universitario sul digitale e le sue infrastrutture. Sulle tematiche spaziali, ad esempio, per l’anno accademico 2024/2025 si è rilevato un totale di 343 unità tra insegnamenti e corsi di studio, con una forte concentrazione nel Lazio (63 corsi), in Lombardia (38) e in Puglia (36), seguite da Campania (30) e Piemonte (28).

Per approfondire

Ultimo aggiornamento: 30-10-2024, 16:24

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