Quando si parla di cadute e anziani il problema è connesso a equilibrio instabile e condizioni di salute che portano a tassi di mortalità elevati, a conseguenze che limitano la mobilità dell’anziano e all’ingresso prematuro in residenze assistente. Da sempre Seremy è al fianco degli anziani con dispositivi per chiedere aiuto ai famigliari e nuovi innovativi sensori che segnalano cadute, svenimenti e lunga permanenza in un ambiente. Vediamo allora dove e perché cadono gli anziani e cosa fare.
I luoghi in cui cadono gli anziani
Studi e ricerche mostrano come nel 48% dei casi l’anziano cada fuori casa, mentre in casa gli ambienti a maggior rischio sono:
- la cucina (25%);
- la camera da letto (22%);
- le scale interne ed esterne (20%);
- il bagno (13%).
Le conseguenze della caduta nell’anziano
A seconda del modo di cadere cambia il tipo di lesione dell’anziano e ci sono per lo più fratture del polso e dell’anca, mentre la classica caduta sui glutei non ha generalmente conseguenze. Nella fascia tra i 65 e i 75 anni la frattura del polso è più comune di quella dell’anca, mentre la situazione cambia oltre i 75 anni quando l’anziano ha meno capacità di attutire la caduta con la mano.
Il problema delle cadute è legato ad incidenza, ma anche al rischio di conseguenze importanti a causa di malattie come l’osteoporosi e a cambiamenti fisiologici legati all’età come il rallentamento dei riflessi. Inoltre nell’anziano la guarigione dopo la caduta è più lenta e si creano le basi per la sindrome ansiosa post caduta con cui la persona diventa più cauta e riduce movimento e attività per non cadere. Questo porta ad una deambulazione anormale e alla riduzione di forza muscolare con calo dell’autostima, soprattutto quando le cadute si ripetono.
Cadute in camera da letto: un problema frequente
La caduta accidentale in camera da letto è un problema frequente portato dai pericoli presenti in casa, dagli effetti dell’età e da condizioni patologiche. L’anziano ha una andatura più rigida e meno coordinata del giovane, minore forza e tono muscolare e minori riflessi che portano a inciampare o scivolare frequentemente.
Nel corso della vecchiaia scende anche la capacità di evitare ostacoli e correggere l’andatura per prevenire la caduta e anche la riduzione di vista e udito aumentano il rischio di inciampare. La presenza di una storia di cadute porta alla paura di ripetere il problema e in questi casi è meglio attuare interventi preventivi rendendo sicuri gli ambienti a maggior rischio di caduta, come la camera da letto e il bagno.
Proprio la camera da letto è una delle stanze dove si verificano più incidenti per via delle alzate notturne e della necessità di salire/scendere dal letto. Il consiglio è quello di evitare tappeti e limitare i mobili presenti nella stanza, ma anche di avvalersi della tecnologia per proteggere i propri cari dal rischio di caduta.
Il sensore di permanenza anomala di Seremy
Per contrastare il problema della caduta dell’anziano in camera Seremy ha lanciato sul mercato un nuovo e innovativo accessorio, il Sensore di permanenza anomala a letto. Si tratta di poter inviare ai famigliari dell’anziano un allarme sull’APP Seremy quando la persona rimane in camera da letto per un periodo troppo lungo. In questo caso, infatti, si può verificare una caduta, svenimento o altro evento anomalo.
Il sensore di permanenza anomala a letto Seremy funziona in versione indoor e a batteria con una durata di 5 anni e si applica al muro con un apposito bioadesivo fornito in dotazione. Cadere e svenire non è più un problema se ci si affida alla protezione data dai dispositivi Seremy.
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