Dal 15 al 17 novembre si terrà a Roma la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia. È una delle tappe della “fase profetica”, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Nella Basilica di San Paolo fuori le mura si ritroveranno oltre mille delegati e Vescovi per confrontarsi sui Lineamenti, il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche.
All’Assemblea partecipano i Vescovi, i referenti diocesani (in proporzione al numero di abitanti della Diocesi), i componenti del Comitato del Cammino sinodale, i Direttori degli Uffici e Servizi della Segreteria Generale della CEI, alcuni esperti e invitati. Tra di essi una rappresentanza della rete Caritas italiana.
La Prima Assemblea sinodale è chiamata a lavorare sui Lineamenti per poi giungere allo Strumento di lavoro, in vista della Seconda Assemblea sinodale in programma, sempre a Roma, dal 31 marzo al 4 aprile 2025.
I Lineamenti si aprono con una lunga premessa che ripercorre le fasi “narrativa” e “sapienziale”, presentando i primi frutti della “fase profetica”, alla luce della visione ecclesiologica del Concilio Vaticano e della ricezione delle prospettive conciliari da parte del magistero petrino e delle Chiese in Italia. I capitoli si articolano attorno a tre nuclei: il rinnovamento della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali; la formazione alla fede e alla vita; la corresponsabilità. Il tutto nell’orizzonte missionario, nello stile della prossimità.
L’Assemblea si apre venerdì 15 novembre con gli interventi del card. Matteo Zuppi, presidente della CEI, e di Erica Tossani, della Presidenza del Comitato Nazionale del Cammino sinodale e vicedirettrice di Caritas Ambrosiana. La relazione principale è affidata a mons. Erio Castellucci, presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale.
La giornata di sabato 16 sarà dedicata al confronto nei tavoli sinodali. Tra le testimonianze le buone prassi della Caritas diocesana di Roma. “Verranno proposte sette esperienze della Caritas di Roma”, spiega don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana. “Esperienze che mettono al centro sicuramente i poveri, ma anche la comunità, perché la comunità sempre di più è chiamata a essere accogliente. È una comunità che è capace di ascolto, di accompagnamento delle persone in difficoltà”.
“Il tema del Cammino sinodale – spiega mons. Castellucci – è l’orizzonte missionario nello stile della prossimità. Abbiamo vissuto tre anni di lavoro nelle diocesi attorno alla parola ‘missione’: non si tratta di ritoccare meccanismi interni, di rivedere spazi e tempi, ma di rispondere a ciò che ci viene chiesto dalla società. Siamo in una società pluralista, in un tempo particolare, usciti dalla pandemia che lascia ancora degli strascichi, in un momento in cui le persone perdono la speranza. Noi cristiani dobbiamo rispondere a chi ci domanda ragione dalla speranza che è in noi”.
Aggiornato il 15 Novembre 2024