Missili, paura, distruzione… Ma anche mille giorni di focacce calde, ludoteche e abbracci grazie al progetto BAMBINIxLAPACE. L’impegno di Ai.Bi. non si ferma
Il 22 febbraio del 2022 l’Ucraina è stata sconvolta dall’inizio di un conflitto devastante. Mille giorni di guerra, quasi tre anni segnati da missili, bombe, distruzione e un immenso tributo umano: milioni di sfollati e migliaia di vite spezzate.
I dati dell’orrore
Sono almeno 2.406 i bambini uccisi o feriti. Secondo l’Unicef, si tratta di un bilancio “sconcertante e inaccettabile”.
Delle vittime infantili, 659 sono stati i bambini uccisi e 1.747 quelli feriti, con una media di 16 (tra morti e feriti) ogni settimana. L’ultima tragedia, nel contesto di un attacco aereo tra i più duri di tutto il conflitto, è avvenuta a Kryvyi Rih, dove un bombardamento ha ucciso una madre e i suoi tre figli, il più piccolo di soli due mesi.
Nel Donbass, i bambini sopportano un conflitto che dura da oltre 10 anni, aggravato dalla distruzione di scuole, ospedali e infrastrutture essenziali. Tra marzo e agosto 2024, gli attacchi alle centrali elettriche hanno distrutto il 50% della capacità produttiva, lasciando milioni di persone senza riscaldamento e luce.
Oltre 10 milioni di bambini vivono in costante paura, spesso rifugiandosi per ore nei bunker, mentre 1,7 milioni non hanno accesso ad acqua sicura e 3,4 milioni mancano di servizi igienici adeguati.
Il tempo della solidarietà
Eppure, in questo scenario di desolazione, mille giorni sono stati anche il tempo della solidarietà, di mani tese per aiutare chi soffre, di azioni concrete che hanno portato speranza e conforto a chi ha perso tutto.
Grazie al progetto BAMBINIxLAPACE, Ai.Bi. – Amici dei Bambini si è attivata sin dal primo giorno per sostenere i più vulnerabili: i bambini e le loro famiglie. Le operazioni hanno toccato varie località ucraine, il vicino Paese della Moldova – che ha accolto migliaia di profughi in fuga – e l’Italia, dove famiglie e minori sfollati hanno trovato rifugio e supporto.
Mille giorni di interventi
Nel cuore del conflitto, Ai.Bi. si è concentrata su due priorità: rispondere ai bisogni immediati delle famiglie e ricostruire una parvenza di normalità per i bambini. Sono stati distribuiti pacchi di aiuti contenenti cibo, medicine e beni essenziali; è stato offerto supporto psicologico per alleviare il peso dei traumi, ed è stata garantita protezione a donne e ragazze in condizioni di particolare vulnerabilità attraverso una help line dedicata.
Ma non ci si è fermati qui: sono state create ludoteche fisse per dare ai bambini un luogo sicuro dove giocare e incontrarsi, un’oasi di serenità in mezzo alla guerra. Inoltre, i Ludobus della Pace, ludoteche mobili, hanno raggiunto villaggi portando attività ricreative ed educative in zone difficili.
Per le famiglie rifugiate, sono stati aperti sportelli di supporto per l’integrazione sociale e lavorativa, fondamentali per iniziare una nuova vita lontano dal proprio Paese.
Ancora bisogno di aiuto
Oggi, con l’emergenza che continua senza sosta, è cruciale non abbassare la guardia. I bambini hanno diritto a un’infanzia sicura, a spazi in cui crescere e giocare, lontano dalle sirene e dalle bombe. L’entusiasmo di un educatore, il calore di un abbraccio e il sostegno concreto possono fare la differenza.
La guerra non è finita, ma insieme possiamo continuare a portare speranza. Ogni contributo è un passo verso il giorno in cui, finalmente, arriverà la pace.
Il tuo sostegno ai bambini dell’Ucraina
Il perdurare di questa situazione terribile richiede ancora una volta il sostegno di tutti, per riuscire ad andare incontro ai bisogni delle famiglie e, soprattutto, dei bambini, da sempre le prime vittime di ogni guerra e ogni emergenza. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. EMERGENZA UCRAINA
E ricorda: ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.
Image Credits: La tenda di Ai.Bi. per l’accoglienza dei profughi ucraini a Palanka.