Il progetto VERITAS rappresenta un unicum nel mondo della ricerca sulle sigarette elettroniche: i primi dati sugli effetti respiratori associati all’uso esclusivo di e-cig dimostrano un’incidenza clinicamente non rilevante di sintomi respiratori tra gli svapori arruolati nel progetto
- Il progetto VERITAS rappresenta il primo studio al mondo condotto su una campione rilevante ad indagare gli effetti dell’uso esclusivo delle sigarette elettroniche tra svapatori senza una storia pregressa di fumo e proveniente da sei diverse aree geografiche del mondo
- I primi risultati sugli effetti respiratori delle e-cig su un campione di circa 750 partecipanti sono appena stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports
- L’85% di entrambi i gruppi riporta di non aver mai sperimentato, o di averlo fatto raramente in maniera discontinua, ciascuno dei cinque sintomi respiratori indagati
- Lo studio non riporta alcun sintomo respiratorio regolare e nessun cambiamento significativo nelle funzioni polmonari, di infiammazione o di anomalie rilevate attraverso scansioni dei polmoni
Catania, 19 Novembre, 2019 – Uno studio internazionale rivoluzionario condotto come parte del progetto di coorte VERITAS ha fornito informazioni fondamentali sulla salute respiratoria degli utilizzatori esclusivi di sigarette elettroniche senza una storia di fumo consolidata.
Pubblicato su Scientific Reports, lo studio ha valutato i sintomi respiratori tra gli adulti che non sono mai stati fumatori abituali ma usano sigarette elettroniche, offrendo una rara panoramica degli effetti sulla salute dello svapo in questa specifica popolazione.
Guidato dai ricercatori del CoEHAR e dai suoi collaboratori globali, lo studio ha confrontato i sintomi respiratori tra una coorte di utilizzatori di sigarette elettroniche e un gruppo di controllo che non aveva mai usato nicotina o prodotti del tabacco. I risultati indicano che mentre gli utilizzatori di sigarette elettroniche hanno riportato frequenze leggermente più elevate di sintomi respiratori rispetto ai non utilizzatori, le differenze non erano clinicamente significative.
Ma quali sono i reali sintomi respiratori associati all’uso delle sigarette elettroniche?
Una domanda che ha portato alla creazione di un’iniziativa globale unica nel suo genere, il progetto VERITAS: coordinato dal CoEHAR di Catania e sviluppato in sei diverse regioni nel mondo, lo studio ha arruolato una corte di 500 svapatori esclusivi che possono in piena autonomia, grazie all’uso degli strumenti tecnologici a disposizione, riportare la loro esperienza di utilizzo ed eventuali sintomi sperimentati.
“Ciò che rende unico il progetto il porto VERITAS non è solamente la sua presenza capillare in sei aeree geograficamente diverse” spiega Jeffrey Zamora, “ ma la possibilità di avere dati sulle reali condizioni di utilizzo delle sigarette elettroniche, dalle tipologie maggiormente utilizzate (ricaricabili, usa e getta, con pod), alle preferenze legate agli ormi, sino alla distruzione tra gruppi soci culturali diversi”.
I primi risultati recentemente publicati sulla rivista Scientific Reports, dimostrano che la la frequenza di sintomi respiratori tra gli svapatori era relativamente bassa, con il 20,6% (101 su 491) della coorte di svapatori e il 49,4% (127 su 257) della coorte di controllo che non hanno mai mostrato alcun sintomo. I vapers e il gruppo di controllo (85% o più) hanno riferito di non aver “mai” o “raramente” sperimentato ciascuno dei cinque sintomi.
“Questi dati ci dimostrano quanto avevamo già rilevato attraverso studi più piccoli, che ci avevano fornito un indizio sul reale impatto delle sigarette elettroniche” spiega il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR. “Siamo di fronte alla possibilità di rispondere concretamente alle domande sugli effetti in termini di salute causati dalle sigarette elettroniche anche nel lungo periodo. Questo studio è una pietra miliare della storia delle ricerca sulle sigarette elettroniche”.
