Migliaia di vittime, territori devastati e milioni di bambini in pericolo. Il giorno prima di quello che segna la Giornata Internazionale dei Diritti dei Minori e degli Adolescenti, è avvenuto l’ultimo attacco compiuto dalla Russia, uno dei più massicci dall’inizio delle ostilità
Si potrebbe parlare di “beffa”, se non fosse che si tratta di un dramma, l’ennesimo, che ha coinvolto l’Ucraina, da 1000 giorni teatro di una guerra sanguinosa che pare senza fine. La “beffa” è che l’ultimo attacco compiuto dalla Russia, uno dei più massicci dall’inizio delle ostilità, è arrivato proprio il giorno prima di quello che segna la giornata internazionale dei diritti dei minori e degli adolescenti.
Ma quali diritti possono esserci in uno scenario in cui oltre 2400 bambini hanno perso la vita o sono rimasti feriti e migliaia di ragazzi poco più che adolescenti sono stati costretti a fuggire o a combattere?
Eppure, questa giornata dovrebbe proprio ricordarci l’importanza di proteggere i diritti fondamentali dei bambini in tutto il mondo, diritti che sono sistematicamente violati in Ucraina, a causa della guerra. Ecco perché, proprio nel momenti in cui le sofferenze dei bambini ucraini sono particolarmente evidenti, la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia sollecita la comunità internazionale a non dimenticare la situazione drammatica di tutti i milioni di bambini intrappolati in zone di conflitto: la protezione dei diritti dell’infanzia e l’accesso a una vita dignitosa e sicura dovrebbero essere obiettivi primari per tutti i Paesi, in particolare in contesti di guerra dove i più vulnerabili sono quelli che soffrono di più.
Territori sotto il controllo russo e quelli liberati dall’Ucraina
A metà novembre 2024, circa il 20% del territorio ucraino rimane sotto il controllo russo, pari a 66.900 km², ovvero l’11% del territorio occupato dal 24 febbraio 2022. Nonostante le difficoltà, l’Ucraina ha liberato circa 42.500 km² (7% del territorio occupato), secondo il Comando delle Forze Armate ucraine al 15 novembre 2024.
Le perdite umane da entrambe le parti
Le cifre sulle perdite umane sono drammatiche. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine (18 novembre 2024), le vittime russe – tra morti e feriti – sono stimate intorno a 722.440. Altri dati, forniti dai Servizi Segreti Britannici e dal Wall Street Journal al 17 settembre 2024, parlano di circa 610.000 vittime. Tuttavia, Mosca non ha mai divulgato dati ufficiali, rendendo difficile una stima precisa.
Per quanto riguarda l’Ucraina, il Wall Street Journal stima che le vittime ucraine, tra morti e feriti, ammontino a circa 480.000, anche se le autorità di Kiev sostengono che il numero reale sia “probabilmente molto inferiore”. Sul fronte civile, al 14 novembre 2024, il Procuratore Generale ucraino ha registrato 13.574 morti e 25.969 feriti, numeri che si ritiene siano molto più alti a causa delle difficoltà nel raccogliere dati precisi durante la guerra e l’occupazione russa.
Prigionieri di guerra e supporto internazionale
Il trattamento dei prigionieri di guerra rappresenta un aspetto cruciale. Al 15 novembre 2024, sono stati liberati 3.599 prigionieri di guerra ucraini, inclusi militari, e 168 civili.
Il supporto internazionale ha giocato un ruolo fondamentale: il sostegno finanziario dei Paesi occidentali ha superato i 100 miliardi di dollari (Ministero delle Finanze ucraino), con ulteriori 1,33 miliardi raccolti da iniziative come United 24, Come Back Alive e la Fondazione Serhiy Prytula.
L’impatto sui bambini: le vittime più vulnerabili
Uno degli aspetti più tragici della guerra è la situazione dei bambini. Dati UNICEF indicano che almeno 2.406 bambini sono stati uccisi o feriti dal febbraio 2022. Milioni di bambini vivono nell’insicurezza, esposti a bombardamenti quotidiani e privati di risorse vitali come acqua, elettricità e servizi sanitari.
Le scuole e gli ospedali sono costantemente colpiti: almeno 1.496 scuole e 662 strutture sanitarie risultano danneggiate o distrutte, secondo l’ONU. Circa 3 milioni di persone necessitano di riscaldamento, acqua potabile e assistenza medica, e oltre 1,7 milioni di bambini sono privi di acqua potabile. L’inverno in arrivo aggrava ulteriormente il rischio di malattie.
Le ultime settimane di conflitto
Il 18 novembre 2024, nel 999° giorno di guerra, l’Ucraina è stata bersagliata da 210 missili e droni russi, che hanno colpito infrastrutture civili, causando decine di vittime, inclusi bambini. Sebbene la Russia sostenga che i suoi attacchi mirino a obiettivi militari, i danni inflitti alla popolazione civile smentiscono questa narrazione.
Il tuo sostegno ai bambini dell’Ucraina
Le iniziative di Ai.Bi. in Ucraina e Moldova si susseguono ormai da oltre due anni. Purtroppo, la guerra non accenna a finire e, con essa, non finiscono i bisogni dei bambini e delle famiglie. Anzi, ogni giorno che passa è un giorno in più di guerra ad appesantire i pensieri, il vivere quotidiano e la speranza verso il futuro. Ecco perché oggi più che mai serve l’aiuto di tutti per riuscire ad andare incontro ai bisogni delle famiglie e, soprattutto, dei bambini, da sempre le prime vittime di ogni guerra e ogni emergenza. Chiunque può dare il proprio contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto della campagna #BAMBINIXLAPACE. EMERGENZA UCRAINA
E ricorda: ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.