Difesa: esercitazione Joint Stars 24, il contributo dell’Aeronautica Militare - Aeronautica Militare

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Si è conclusa la Joint Stars 24 (JOST 24), esercitazione tenutasi tra l’11 e il 29 novembre scorsi che ha interessato due diversi siti: la Stazione navale “Mar Grande” di Taranto e la base dell’Aeronautica Militare di Poggio Renatico.

La JOST 24 è il maggiore e più complesso evento esercitativo dell’anno per la Difesa italiana, pianificato e condotto a guida COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), attagliato alle prerogative stabilite dal Comandante del COVI, Generale Francesco Paolo Figliuolo: “interforze, multi-dominio e integrazione”.

L’Aeronautica Militare ha contribuito in maniera sostanziale all’esercitazione con un’importante aliquota di proprio personale. In particolare, la base di Poggio Renatico ha rivestito il ruolo di sede del Comando di Componente Aerea, al servizio del dispositivo interforze e internazionale, che ha simulato un’Operazione di difesa collettiva affidata dalla NATO all’Italia.

Il JFAC (Joint Force Air Component) è stato utilizzato come Comando di Componente Aerea, accanto agli altri pilastri posti alle dipendenze della Combined Joint Task Force (C-JTF), il Comando interforze dello scenario esercitativo, situato su Nave Garibaldi della Marina Militare, nella Stazione navale di Taranto.

La struttura del JFAC è modulare e adattabile a tutte le possibili esigenze operative; essa mantiene un nucleo (il “core”) in seno al COA di Poggio Renatico (Comando Operazioni Aerospaziali), ed è alimentato in gran parte tramite personale del COA stesso, al quale si aggiungono altre professionalità pregiate (nel ruolo di c.d. “augmentees”) reperite all’interno di tutta la Forza Armata, tanto nei ruoli operativi che logistici e di supporto, a riprova del ruolo guida del COA nel campo del C2 (Comando e Controllo) e della capacità rivestita a 360° nella pianificazione e conduzione di tutta la gamma di operazioni aerospaziali.

Tale capacità, che solo 6 nazioni compresa l’Italia hanno nella NATO – ha sottolineato il Comandante del COA, Generale D.A. Luca Maineri è resa disponibile alla nazione e all’Alleanza, ed è un qualcosa che mi rende particolarmente orgoglioso”.

La JOST 24 è stata svolta in formato CPX (Command Post Exercise, cioè Esercitazione per Posto di Comando), vale a dire in formato virtuale senza l’utilizzo reale di assetti e armamento. Questo modo di esercitarsi rappresenta un risparmio in termini di risorse, pur mantenendo intatta la possibilità di agire (e reagire) su tutti i processi strategici, decisionali, operativi e tattici riproposti in un ambiente simulato.
Scopo principale di eventi del genere è quello di permettere alle Forze Armate di mantenere un elevato livello di operatività, per reagire prontamente nell’emergenza. Caratteristiche di uno strumento militare efficiente e prontamente impiegabile sia per l’assolvimento dei compiti istituzionali in ambito nazionale sia nel più ampio quadro delle missioni internazionali di Alleanza o di Coalizione.
Lo scenario condotto è stato particolarmente articolato e sfidante, e ha coinvolto non solo i domini tradizionali (terra, mare, aria), ma anche i più moderni domini (spazio e cyber), fornendo moltissimi elementi di riflessione tra tutte le componenti coinvolte.

Recapiti
simone.antonetti