Nel III trimestre del 2024, secondo l’analisi di ENEA, sia i consumi di energia primaria che quelli finali sono in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è determinato principalmente dall’incremento dei consumi nel settore dei trasporti e in quello civile, che riescono a controbilanciare la performance negativa dell’industria.
Per quanto riguarda le fonti energetiche, aumentano sia i consumi di petrolio che le rinnovabili, sebbene quest’ultime abbiano visto una crescita più contenuta rispetto al primo semestre 2024.
Le emissioni di CO2 sono diminuite nel terzo trimestre, ma la riduzione risulta essere molto minore rispetto a quella osservata nel primo semestre dell’anno. La flessione è principalmente dovuta ai risultati ottenuti nei settori ETS, mentre nei settori non-ETS si rileva un aumento delle emissioni, con un netto scostamento dagli obiettivi del PNIEC.
I CONSUMI DI ENERGIA E LE DINAMICHE SETTORIALI
I consumi di energia primaria nel terzo trimestre del 2024 sono aumentati del 2% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. Facendo riferimento all’anno scorrevole, i consumi di energia primaria raggiungono i 151 Mtep, segnando un incremento dell’1%.
La dinamica della domanda è condizionata dal PIL che cresce dello 0,4% sul III trimestre del 2023, e dall’aumento dei consumi legati alla mobilità. Al contrario, l’industria ha evidenziato un calo del 2% nella produzione dei beni intermedi nei primi nove mesi del 2024, a seguito della crisi tedesca, mentre la produzione della manifattura è diminuita nello stesso periodo del 2,5%.
L’aumento complessivo dei consumi è dovuto in particolare all’incremento di elettricità da rinnovabili, alle importazioni nette di elettricità e all’utilizzo di petrolio. Gas e carbone sono calati, ma in misura minore. Nel dettaglio, sui primi nove mesi del 2024, il consumo di petrolio cresce dell’1%, mentre quello di gas naturale è sceso del -2,5%. I consumi di carbone sono diminuiti drasticamente del 30% nel terzo trimestre e si stima che a fine anno contribuirà al consumo di energia primaria soltanto per l’1%. Le rinnovabili elettriche restano in aumento sui nove mesi, dove si stima un balzo di oltre 3,5 Mtep sullo stesso periodo nel 2023 (+15%). Tuttavia, l’incremento nel terzo trimestre è molto più contenuto rispetto al primo semestre e al di sotto dell’obiettivo PNIEC.
Fabbisogno di energia primaria per fonte (var. rispetto anno precedente, Mtep). Fonte: ENEA
Nel 2023 il consumo finale energetico risultava essere diminuito rispetto all’anno precedente del 2,8%. Questa contrazione è stata principalmente causata dal settore residenziale (-8,1%), ma anche da quello dell’industria (-6,4%), dell’agricoltura e della pesca (-4,5% e -2%). Al contrario, si è osservato un aumento nel consumo derivante dal settore dei servizi, che ha registrato un +5,2% e, in minor parte, da quello dei trasporti con un +0,8%.
Secondo l’analisi condotta da ENEA, nel terzo trimestre del 2024 i consumi finali di energia sono in crescita sullo stesso periodo nell’anno precedente del 2%. Consumi in aumento anche considerando i primi nove mesi del 2024 rispetto all’anno precedente, in questo caso dell’1%. Rispetto al 2023, si evidenzia un chiaro incremento dei consumi nei trasporti che segnano un +3% nel terzo trimestre. I consumi nell’industria rimangono in calo, ma soltanto del 2% e riescono ad incidere solo in maniera marginale.
L’aumento delle vendite di prodotti petroliferi è stato fondamentale. Queste sono infatti aumentate di circa 1 Mtep sui nove mesi, rispetto al 2023. La domanda è stata trainata soprattutto dal trasporto stradale e aereo. Anche la richiesta di energia elettrica è aumentata nei primi nove mesi del 2024 e ha registrato un incremento del 2,1%, spinta soprattutto dal settore dei servizi. Sulla base di questi dati viene stimata l’elettrificazione del sistema energetico, che rimane sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, attestandosi intorno al 22-23%. Questo valore risulta ancora distante dal target del 27% fissato dal PNIEC per il 2030. I consumi di gas risultano invece in calo dello 0,5% sull’insieme dei nove mesi.
I TREND DELLE EMISSIONI DI CO2 NEL 2024
Mentre nel primo semestre del 2024 si era registrato un deciso calo delle emissioni di CO2, pari al 7%, considerando i primi nove mesi dell’anno la riduzione complessiva delle emissioni è stimata intorno al 5%. Questo peggioramento segue lo scarso risultato ottenuto nel terzo trimestre, dove la diminuzione delle emissioni si è fermata a meno dell’1%.
Per quanto riguarda il contributo dei settori, gli ETS dovrebbero mantenere una riduzione media annua intorno al 3% per raggiungere il nuovo target PNIEC, un obiettivo che sembra raggiungibile se si considera che la contrazione media annua nell’ultimo quinquennio si attestata al 6%. Tuttavia, la riduzione delle emissioni ha subito una brusca flessione tra il I e il III trimestre del 2024, passando dal – 25% al -4%, rispettivamente sullo stesso periodo dell’anno precedente.
La situazione per i settori non-ETS è invece più complessa. Le emissioni di CO2 sono stimate in aumento dell’1% nei primi nove mesi del 2024 e, nonostante i consumi ridotti nei settori industriale e civile, l’aumento nel settore dei trasporti ha impedito di compensare questa crescita. Nell’ultimo quinquennio, inoltre, i non-ETS hanno visto una diminuzione media delle emissioni pari al 1% annuo, molto al di sotto del -5% necessario per raggiungere il target PNIEC.
Emissioni di CO2 nei settori ETS e non-ETS (variazioni % tendenziali su base trimestrale). Fonte: Enea
CONCLUSIONI
Nonostante la crescita del 15% nella produzione di energia da rinnovabili sia cresciuta del 15% nei primi nove mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, questo risultato è inferiore a quello registrato nel primo semestre e lontano dagli obiettivi del PNIEC per il 2030. Per quanto concerne la decarbonizzazione, le emissioni di CO2 sono state ridotte solo dell’1% nel terzo trimestre, un rallentamento significativo rispetto al calo del 7% nel primo semestre.
Sebbene la flessione sia stata concentrata sui settori ETS, questa risulta essere tendenzialmente in calo tra il primo e il terzo trimestre, mentre nei settori non-ETS si è verificato un aumento delle emissioni dell’1% sui primi nove mesi del 2024. I dati ENEA evidenziano un preoccupante rallentamento nella transizione energetica e nella riduzione delle emissioni, segnalando la necessità di intensificare gli investimenti nelle energie rinnovabili e attuare politiche efficaci per ridurre le emissioni, soprattutto nei settori non-ETS.