Il Movimento Laudato Si’ e l’Azione Cattolica Italiana insieme a numerose altre realtà cattoliche nazionali che hanno già aderito alla campagna per il disinvestimento dai combustibili fossili – ACLI, AGESCI, GIOC, Pax Christi, Aggiornamenti Sociali, ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas Italiana, FOCSIV, Provincia Euromediterranea (Italia, Malta, Albania e Romania) della Compagnia di Gesù, MASCI, MCL, Movimento dei Focolari Italia – lanciano a tutte le altre organizzazioni cattoliche italiane l’Appello a sottoscrivere l’impegno a disinvestire dalle fonti fossili per un economia di pace e quale testimonianza di prossimità verso i nostri fratelli e sorelle che resistono sotto i bombardamenti, senza elettricità, nelle area di guerra del Mondo.
Il testo dell’Appello è in allegato (qui il link).
Accelerare una giusta transizione ecologica
L’impegno a non avere fondi investiti nelle compagnie di estrazione delle fonti fossili si intreccia con il più ampio tema del risparmio responsabile verso il Creato, e le proposte di azione delineate nelle conclusioni della Settimana Sociale di Taranto del 2022.
Lo stesso Tavolo Interdicasteriale della Santa Sede sull’Ecologia Integrale attivo da diverso tempo invita tutti i cattolici a «promuovere investimenti sociali e ambientalmente responsabili, valutando ad esempio il progressivo disinvestimento dal settore dei combustibili fossili».
I promotori dell’Appello ritengono che è responsabilità dei cattolici «accelerare una giusta transizione ecologica ed il cambio di rotta per uscire migliori dalla pandemia e dalla guerra, risollevando i nostri fratelli e sorelle più vulnerabili dalle conseguenze della crisi climatica».
Nel Presepe mettiamo il nostro impegno per la Casa comune
«Nel Presepe», si legge nell’Appello, «contemplando con Gesù tutti i bambini che stanno soffrendo per il freddo e la guerra, quest’anno ponete significativamente la sottoscrizione del vostro impegno a disinvestire dalle fonti fossili quale segno:
– che vi siete “spogliati” da i vostri investimenti in un’economia estrattiva e del saccheggio, i cui interessi geopolitici stanno provocando conflitti in tutto il mondo e in particolare in Ucraina;
– che fate la vostra parte per accelerare la transizione ecologica verso energie rinnovabili, liberando dal peso di finanziare, ogni giorno che accendiamo la luce, il gas di cucina, il riscaldamento, perché dipendenti dal gas russo, un’economia di guerra».
«È il momento favorevole per dare in modo sinodale testimonianza di voler cambiare rotta ed essere pronti a farlo per accelerare la transizione energetica ed ecologica sostenibile e la libertà da un’economia estrattiva», scrivono i promotori. Anche per questo, l’Appello al disinvestimento cattolico dalle fonti fossili anticipa e si unisce all’Annuncio ecumenico globale di disinvestimento, che verrà reso pubblico all’inizio del 2023