Dopo aver affrontato la perdita e le sfide con coraggio, la piccola Smail ha scoperto, grazie al progetto “Adotta a Distanza i minori di un orfanotrofio”, una seconda famiglia e la forza di inseguire i suoi sogni, all’interno del centro APA

Il 24 ottobre è stato un giorno importante per Smail, una bambina di dieci anni che ha trovato una nuova casa e un nuovo inizio in orfanotrofio.
Smail e suo fratello, che frequenta il quarto anno di scuola, hanno trovato rifugio in questa struttura accogliente.
La perdita del padre avvenuta anni fa ha lasciato un grande vuoto nella vita di Smail e della sua famiglia. La madre, impegnata duramente come donna delle pulizie, lavora senza sosta per garantire un futuro ai suoi figli. Nonostante le difficoltà economiche e emotive, Smail si considera fortunata per aver trovato un posto sicuro e pieno di calore presso l’orfanotrofio APA.

Dentro il centro APA

Quando è arrivata nella struttura, Smail era comprensibilmente spaventata e insicura. Tuttavia, grazie alla gentilezza e al supporto del personale, quei sentimenti si sono presto trasformati in serenità. Per Smail, l’orfanotrofio non è solo un luogo dove vivere: è diventata una vera e propria seconda famiglia. Gli operatori si prendono cura di ogni aspetto della sua vita quotidiana, offrendo supporto sia nello studio che nei momenti di svago. Il loro rapporto è fondato sul rispetto reciproco e sull’incoraggiamento costante, aiutandola a costruire una maggiore fiducia in sé stessa.

Costruire nuovi rapporti

Un altro aspetto fondamentale della sua esperienza è il legame con gli altri bambini. Nel centro, Smail ha trovato una comunità solidale, simile a una grande famiglia, in cui ognuno sostiene l’altro, specialmente nei momenti difficili. Condividono momenti di gioco, studio e complicità, creando ricordi preziosi che alleviano il peso delle sfide quotidiane.

Imparare a rispondere

Anche a scuola Smail ha incontrato delle difficoltà iniziali. Le domande dei compagni sulla sua vita e sulle ragioni che l’hanno portata in orfanotrofio la rendevano nervosa. Tuttavia, con il tempo, ha imparato a rispondere con sicurezza, capendo che la curiosità dei suoi compagni non nascondeva cattiveria, ma solo interesse. I rapporti con i suoi coetanei sono migliorati gradualmente e oggi Smail si diverte a giocare con loro al parco e a condividere momenti di studio e gioco.
La sua insegnante, particolarmente attenta alla sua situazione, le offre un supporto prezioso, aiutandola a superare le difficoltà che a volte le impediscono di concentrarsi. La presenza degli amici e dei compagni di classe rappresenta un importante punto di forza per Smail, che riesce così a sentirsi meno sola e più motivata nello studio.

L’inizio di qualcosa di migliore

L’obiettivo di Smail è chiaro: vuole diventare una persona affidabile e dimostrare al mondo che le difficoltà non segnano la fine, ma possono essere l’inizio di qualcosa di migliore. Il suo desiderio più grande è quello di aiutare sua madre e suo fratello, offrendo loro una vita migliore. Grazie al calore e al sostegno che riceve al centro e a scuola, Smail si sente determinata a trasformare questo sogno in realtà. La sua storia è un esempio di resilienza e speranza, un promemoria di come l’amore e il supporto possano fare la differenza nella vita di un bambino.

Un’Adozione a Distanza per i bambini degli orfanotrofi in Marocco

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