La Dordogne-Périgord: una regione francese tutta da scoprire - Le avventure di Anna Pernice - Travel Fashion Tips

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

Quando si pensa alla Francia, le prime destinazioni che vengono in mente sono spesso Parigi, la Costa Azzurra o la Provenza. Ma c’è un angolo meno conosciuto, immerso nella storia e nella natura, che merita di essere scoperto: sto parlando della Dordogne-Périgord in Nouvelle-Aquitaine.

Situata a pochi chilometri da Bordeaux, questa regione è un tesoro di attrazioni uniche che conquisteranno il cuore di ogni viaggiatore.

Io ci sono stata di recente e sono rimasta piacevolmente colpita dalla bellezza del paesaggio e del territorio.

Dopo aver trascorso due giorni a Bordeaux (di cui vi racconterò più dettagliatamente in un altro articolo), ho noleggiato un’auto elettrica e mi sono diretta alla scoperta della Dordogna, toccando le cittadine di Sarlat, Saint Alére, Périguex e i loro dintorni.

Era la prima volta che guidavo un’auto elettrica e inizialmente ero piuttosto spaventata, ma poi mi ci sono abituata subito, trovandola comodissima.

Senza contare che in Dordogna trovi praticamente ovunque delle colonnine di ricarica. Infatti, in ogni parcheggio ci sono sempre almeno due posti riservati alle auto elettriche con ricariche a pagamento, in modo tale da caricare l’auto durante la notte o le visite guidate. In alternativa, qualora si volesse  risparmiare, in giro per la Dordogna ci sono anche numerosi punti ricarica Tesla gratuiti che ricaricano in tempi brevi. Io ne ho usufruito una volta che ero rimasta con la batteria al 13% e stesso l’auto mi ha modificato l’itinerario sul navigatore per portarmi al punto ricarica più vicino dicendomi che non ce l’avrei fatta ad arrivare a destinazione.

Ma tornando alla Dordogne-Périgord, perchè questo territorio mi ha colpito così tanto?

Innanzitutto è un territorio antichissimo, ricco di borghi medievali, grotte preistoriche e oltre 1000 castelli, e poi le persone sono tutte disponibili e gentilissime.

Ma vediamo nel dettaglio il mio itinerario.

Giorno 1: Gouffre de Proumeyssac e Sarlat

La prima tappa del mio viaggio è stata la cittadina di Sarlat. Ma, dato che il tragitto da Bordeaux a Sarlat richiede quasi due ore di auto, ho fatto delle piccole tappe intermedie.

Mi sono fermata per pranzare al Restaurant du Golf de la Marterie a Saint-Félix de Reilhac, un locale immerso nel verde dei campi da golf. Ho gustato un menu del giorno a base di pescato che combinava sapori tradizionali e moderni, godendo di una pausa rilassante prima di proseguire il mio itinerario. Durante il pranzo ho avuto l’opportunità di ricaricare la mia Tesla, usufruendo della colonnina elettrica gratuita nel parcheggio del Golf Club.

Gouffre de Proumeyssac: la cattedrale di Cristallo

Poi ho proseguito per il Gouffre de Proumeyssac, una meraviglia naturale considerata la più grande cavità attrezzata del Périgord, soprannominata “La Cattedrale di Cristallo” per via della sua bellezza e delle sue spettacolari concrezioni calcaree: stalattiti, stalagmiti e colate di calcite che creano un ambiente suggestivo.

Il Gouffre de Proumeyssac fu scoperto nel XVIII secolo, ma inizialmente era conosciuto soprattutto per le leggende e i racconti popolari che lo circondavano. All’epoca, gli abitanti locali lo temevano, poiché lo consideravano una sorta di “bocca dell’inferno”. Si raccontava che fosse una cavità senza fondo da cui provenivano rumori inquietanti, forse causati dall’acqua che scorreva nelle profondità.

La vera esplorazione scientifica avvenne però solo nel 1907, quando si decise di calarsi nella grotta per studiarla in modo sistematico. I primi esploratori utilizzarono un cestello sospeso, simile a quello che oggi viene mostrato ai visitatori come parte dell’esperienza storica. Fu allora che vennero scoperte le straordinarie concrezioni calcaree che resero la grotta famosa. Oggi la grotta è accessibile attraverso passerelle sicure e ben illuminate, che permettono a tutti di godere delle sue meraviglie in totale comfort.

Anche se, una delle esperienze più emozionanti, che ho avuto l’opportunità di vivere, è la discesa in un cestello appeso, che consente ai visitatori di osservare la grotta dall’alto, ricordando il metodo tradizionale utilizzato dai primi esploratori per entrare nella cavità.

Durante il periodo natalizio, inoltre, la grotta si arricchisce di spettacolari proiezioni luminose natalizie che rendono l’atmosfera magica.

Vi segnalo inoltre che nel parcheggio del Gouffre de Proumeyssac sono presenti due punti ricarica elettrici, che però non ho usato perchè la mia auto era ancora carica.

Il borgo medievale di Sarlat

Dopo la visita alla grotta, nel tardo pomeriggio sono arrivata a Sarlat, dove ho fatto il check-in all’Hôtel La Couleuvrine, in pieno centro. Famosa per le sue stradine acciottolate e le case in pietra, Sarlat è un luogo ideale per immergersi nell’atmosfera medievale. Durante il periodo natalizio, i mercatini e le decorazioni rendono il borgo ancora più incantevole. Poco dopo, mi sono diretta verso il cuore della città medievale per partecipare all’inaugurazione del mercatino di Natale, che ogni anno ha un tema diverso. Il tema di quest’anno era proprio l’Italia. Hanno quindi sfilato per le vie del centro attori vestiti in costumi tipici del carnevale di Venezia.

Tra le bancarelle illuminate e i profumi di dolci e spezie, mi sono lasciata trasportare dall’atmosfera incantata, che quest’anno celebrava la cultura italiana. Ho trascorso la serata esplorando il mercatino, assaggiando specialità locali e immergendomi nella magia natalizia.

Giorno 2: Grotte di Lascaux e castelli della Dordogna

La mattina successiva ho lasciato Sarlat direzione Montignac per visitare il Centro Internazionale d’Arte Parietale di Lascaux.

Le Grotte di Lascaux: Un tuffo nella Preistoria

La Dordogne è famosa per le sue grotte preistoriche, e Lascaux è senza dubbio la più celebre.

A Lascaux sono state trovate delle grotte paleolitiche risalenti all’ultimo periodo glaciale in cui troverai incisioni degli uomini primitivi, davvero emozionanti. Scoperte nel 1940, queste grotte paleolitiche custodiscono incisioni e dipinti risalenti all’ultimo periodo glaciale. Le opere rappresentano scene di caccia e animali con un dettaglio sorprendente, offrendo uno sguardo emozionante sulla vita dei nostri antenati. E’ possibile osservare in modo chiaro dipinti di animali dalla vividezza incredibile nonostante l’epoca, e persino l’unico esempio di dipinto di un uomo, realizzato però in una parte nascosta della grotta.

Purtroppo quella visitabile  soltanto una ricostruzione super fedele della grotta originale, dove le pitture rupestri sono state riprodotte con una precisione sorprendente. La grotta originale è a poca distanza, ma è stata chiusa al pubblico per preservarne la bellezza, poichè il calpestio e la respirazione stavano deteriorando i dipinti, rimasti intatti attraverso i secoli. Ma credetemi, se non mi avessero detto che si trattava di una ricostruzione, non me ne sarei nemmeno accorta, talmente è realistica e fedele all’originale. La guida mi ha accompagnata in un viaggio nel tempo, spiegando il significato di queste opere preistoriche e il loro impatto culturale.

Dopo la visita, ho pranzato nel ristorante cafè Lascaux interno al Centro visitatori di Lascaux, prendendo uno dei piatti tipici, il Magret de Canard (petto d’anatra). Mentre visitavo le grotte, ho messo a caricare l’auto elettrica nel parcheggio 2, dotato di colonnine elettriche a pagamento.

Castelli da Favola

Dopo pranzo, mi sono diretta alla scoperta di alcuni dei castelli della Dordogna. Pensate che solo in questa regione ce ne sono oltre 1000!

Château des Milandes

Ho iniziato la mia visita dallo Château des Milandes, un elegante castello decorato a festa per il periodo natalizio.

Lo Château des Milandes è un affascinante castello rinascimentale costruito alla fine del XV secolo. Originariamente eretto per François de Caumont come dono alla moglie Claude de Cardaillac, il castello unisce eleganza architettonica e romanticismo. È celebre per i suoi giardini ben curati e il panorama mozzafiato sulla valle circostante.

Recapiti
Anna Pernice