AULA MAGNA DELLO IOV INTITOLATA AL PROFESSOR CHIECO BIANCHI, UNO DEI PADRI DELL’ONCOLOGIA MODERNA
Comunicati stampa, Istituzionali
L’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche dell’Università degli Studi di Padova, ha intitolato l’Aula Magna dello IOV al Prof. Luigi Chieco Bianchi, figura di spicco dell’oncologia e immunologia italiana. La cerimonia si è tenuta questa mattina alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin, della Rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli, del Direttore Generale dello IOV-IRCCS Maria Giuseppina Bonavina e dei familiari del Professore.
«L’Istituto Oncologico Veneto ha voluto riconoscere alla figura del professor Chieco Bianchi – ha detto il Direttore Generale Maria Giuseppina Bonavina – Un tributo per l’eredità che ci ha lasciato non solo come scienziato e luminare dell’oncologia e dell’immunologia, ma anche per la sua nobiltà d’animo. Riconosciuto a livello nazionale e internazionale, ha dedicato la sua carriera alla ricerca scientifica ed è stato mentore di numerose generazioni di scienziati e docenti. Per questo, come Istituto, siamo onorati di poter custodire e tramandare il suo lascito culturale e scientifico, che continua a ispirarci nella nostra missione quotidiana di ricerca e assistenza, sempre orientata alla centralità della persona. Questa intitolazione non è solo un omaggio al passato, ma un impegno per il futuro: continuare a perseguire l’eccellenza e a rispondere con competenza e umanità ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie».
Da 18 anni, lo IOV-IRCCS persegue con impegno la ricerca scientifica in oncologia, adottando standard elevati e mantenendo un costante orientamento al miglioramento della qualità dell’assistenza. Principi fondamentali quali la prevenzione, la diagnosi, la cura, la ricerca clinica e traslazionale, insieme all’umanizzazione delle cure e al rispetto della dignità della persona umana, caratterizzano ogni attività dell’Istituto. In questo contesto, l’intitolazione dell’Aula Magna rappresenta un segno tangibile di gratitudine alla vocazione scientifica e all’esempio del Prof. Chieco Bianchi, figura capace di ispirare e guidare intere generazioni nel percorso verso l’eccellenza accademica e clinica.
Biografia
Già professore emerito di Oncologia dell’Università di Padova, deceduto il 23 giugno 2023, Luigi Chieco Bianchi, era nato a Bari il 24 Aprile 1933. Si laurea nel 1957 in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bari con il massimo dei voti e la lode. Specialista in Anatomia Patologica e Libero Docente in Anatomia Patologica, Oncologia Sperimentale e Patologia Generale, si trasferisce come assistente di ruolo all’Istituto di Anatomia Patologica dell’Università di Padova. Dal 1966 al 1975 è Professore Incaricato di Oncologia Sperimentale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo patavino. Dal 1978 al 2005 diviene Professore Ordinario di Oncologia, e dal 2006, una volta fuori ruolo, Professore Emerito.
Fonda e dirige l’Istituto di Oncologia dal 1986 al 1996, divenendo successivamente Direttore del Dipartimento di Scienze Oncologiche e Chirurgiche, carica che ricoprirà fino al 2001.
L’attività scientifica del professor Chieco Bianchi ha riguardato essenzialmente l’immunologia e virologia dei tumori. In particolare ha compiuto ricerche sulla tolleranza immunologica verso retrovirus murini. In seguito alla scoperta dei retrovirus umani, si è interessato degli aspetti epidemiologici, immunologici e molecolari dalle infezioni da HTLV e HIV.
Aveva studiato anche alla Fondazione Curie a Parigi, all’Istituto tedesco per il Cancro di Berlino e il Weizmann Institute di Rehovoth. Successivamente, nel 1968, 1973, 1980 e 1993 trascorre periodi di studio e ricerca presso prestigiosi Istituti europei e statunitensi.
È più volte Presidente della International Association for Comparative Research on Leukemia and Related Diseases (1971-73, 1989-91, 1999-2001). Presidente del Gruppo di Cooperazione in Immunologia dal 1983 al 1986 e della Società Italiana di Cancerologia dal 1986 al 1988. Partecipa fin dai primi momenti della sua costituzione alla crescita dell’Associazione Italiana per la ricerca sul cancro.