Il lento ma costante calo di feriti e incidenti stradali era già stato segnalato in autunno dall’ISTAT, malgrado ciò il Governo ha deciso di inasprire le pene e creare nuovi motivi per imporre pesanti sanzioni. Tra queste c’è la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, una misura che nei casi più gravi punisce con la sospensione della patente fino a tre anni. Per essere sanzionati basta che i test fatti nel momento del fermo, fermo da posto di blocco e non da infrazioni del codice della strada, segnalino presenze di principi psicoattivi. La scienza ci dice che, paradossalmente, i principi attivi più leggeri, come quelli della cannabis, restano nell’organismo molto più a lungo di quelli di sostanze più potenti.
A fronte dell’antiscientificità, e probabile anti-costituzionalità, della misura, il Ministro Salvini si congratula con le forze dell’ordine perché, tra le altre cose, le 27.200 pattuglie sguinzagliate in giro per l’Italia hanno fermato otto, dicasi otto, persone ritenute in guida sotto l’influenza di “stupefacenti”, una ogni 3400 nuclei della stradale.
Non è stato reso noto quali altre eventuali violazioni del codice della strada siano state imputate alle otto persone. Inoltre, sono 6287 i conducenti sottoposti a etilometri e precursori (in ulteriore approssimazione bisognerebbe capire se tutti sottoposti ad entrambi), il che farebbe lo 0,12% (peraltro di un campione selezionato a monte).
Uno dei problemi delle leggi italiane, specie quelle in materia penale, è che non esistono meccanismi che ne consentano la verifica dell’efficacia del loro impatto perché questo nuovo codice della strada sarebbe il classico esempio di come la realtà sia radicalmente distante dalle norme e chi le impone”
Responsabile legale della Lista Referendum e Democrazia dal 2022 e Presidente del Comitato Promotore Referendum Cannabis Legale (2021), per l’Associazione coordina varie attività. Senatore radicale (2008 – 2013) per 20 anni ha rappresentato il Partito Radicale all’ONU. Ha collaborato con studi legali inglesi e fondazioni americane su questioni di diritti umani in Italia. Nel 2018 ha fondato Science for Democracy e nel 2021 è stato Sherpa per il Values 20 Group. Ha pubblicato “Operazione Idigov, Come il Partito Radicale ha sconfitto la Russia di Putin alle Nazioni Unite” e “Farnesina Radicale, memorie scelte di vent’anni in giro per il mondo per il Partito Radicale”, “Sgorga Tumulto, finzione, funzione non fazione politica” e curato “La Cannabis fa bene alla Politica”, “Terapie Stupefacenti” e “È la dose che fa ‘l veleno” (tutti con Reality Book). Per Fandango Libri, con Filomena Gallo ha curato “Proibisco Ergo Sum” (2018) e con Giulia Perrone “Così San Tutt3” (2021). È laureato in lingua e letteratura nord-americana.