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Accessibilità digitale: un impegno verso un futuro più inclusivo nella Pubblica Amministrazione
L’accessibilità digitale è una sfida fondamentale per la Pubblica Amministrazione, che ha la responsabilità di garantire a tutti i cittadini e le cittadine, incluse le persone con disabilità, un accesso equo ai servizi online. In Italia, grazie a un solido quadro normativo e a progetti ambiziosi come Citizen Inclusion, promosso dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), si stanno facendo significativi passi avanti verso una digitalizzazione più inclusiva.
Le normative in vigore: gli obblighi per la PA
Le Linee Guida sull’Accessibilità degli strumenti informatici, pubblicate da AgID e in vigore dal 10 gennaio 2020, stabiliscono i seguenti punti essenziali:
- Gli strumenti informatici della PA devono rispettare almeno il livello AA degli standard WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines).
- Ogni anno, entro il 31 marzo, le PA devono pubblicare gli “Obiettivi di accessibilità” per i propri siti web e app.
- Entro il 23 settembre di ogni anno per i siti web e il 23 giugno per le app mobili, le PA devono pubblicare una “Dichiarazione di accessibilità”, che fornisca una valutazione dello stato di conformità dei propri servizi digitali.
Accessibilità: non solo un dovere, ma anche una responsabilità etica
Progettare e implementare servizi digitali accessibili non è solo una questione di rispetto delle normative. Si tratta, prima di tutto, di una scelta etica e di responsabilità sociale. La tecnologia è oggi uno strumento indispensabile per l’accesso a informazioni, servizi e opportunità. Escludere una parte della popolazione a causa di barriere digitali significa perpetuare disuguaglianze e negare il diritto all’uguaglianza.
L’accessibilità digitale, inoltre, non riguarda solo le persone con disabilità, ma porta benefici a tutta la comunità:
- Usabilità migliorata per tutte le persone: molte soluzioni pensate per migliorare l’accessibilità, come interfacce intuitive o testi ad alto contrasto, agevolano anche le persone senza disabilità.
- Gestione di situazioni di disabilità temporanea: tutt*, almeno una volta nella vita, possono trovarsi in situazioni che limitano l’accesso al digitale, come una difficoltà visiva temporanea o problemi motori a causa di un infortunio.
- Inclusione universale: servizi digitali accessibili promuovono una società più equa, dove tutt* possono contribuire al progresso collettivo.
Inoltre, l’accessibilità digitale è anche una grande opportunità economica: rendere i propri servizi inclusivi consente alle aziende di raggiungere un pubblico più ampio e diversificato, favorendo l’innovazione e la crescita.
Il progetto Citizen Inclusion: monitoraggio e risultati
Una delle azioni principali del progetto Citizen Inclusion è stata la mappatura del livello di conformità rispetto ai criteri di accessibilità di circa 23.000 siti web e app, pubblici e privati. Il monitoraggio è stato svolto tramite il sistema MAUVE++, sviluppato in collaborazione con il CNR, che ha analizzato 31 dei 50 criteri definiti dalle Linee Guida WCAG 2.1.
I risultati del monitoraggio, pubblicati sul sito accessibilita.agid.gov.it, evidenziano le principali criticità:
- mancanza di indicatori visivi per il focus durante la navigazione con tastiera;
- informazioni comunicate esclusivamente tramite il colore, come link non sottolineati;
- testi con contrasto insufficiente rispetto allo sfondo.
Dai dati aggiornati emerge che:
- il 43% dei servizi web è conforme, senza errori rilevati
- il 56% è parzialmente conforme
- l’1% non è conforme.
Per le app mobili, invece:
- il 35% è conforme
- il 63% è parzialmente conforme
- il 3% non è conforme.
Formazione e comunicazione: sviluppare competenze per un futuro accessibile
Citizen Inclusion prevede anche un piano formativo a livello nazionale, con corsi strutturati per formare i/le dipendenti del settore pubblico e privato sulle competenze tecniche, normative e manageriali legate all’accessibilità ICT. I corsi sono suddivisi in tre livelli:
- Base: per chi si avvicina per la prima volta al tema.
- Intermedio: per chi desidera consolidare le proprie conoscenze.
- Avanzato: per chi vuole approfondire aspetti specialistici.
Ogni corso, della durata complessiva di 4 ore, prevede:
- 2 ore di teoria e strumenti applicativi.
- 2 ore di esercitazioni pratiche, sia in aula virtuale che offline.
Oltre alla formazione, il progetto promuove eventi, materiali, best practice e risultati, sensibilizzando sull’importanza dell’accessibilità digitale.
Supporto tecnico e finanziario per le PA
Il progetto prevede un supporto tecnico e finanziario per 55 PA locali, distribuite su 19 Regioni, 2 Province autonome, 14 Città metropolitane, 13 Comuni capoluogo e 7 Comuni selezionati in collaborazione con ANCI. Il supporto tecnico è fornito da un team di 28 persone esperte, che affiancano le PA nella diffusione delle migliori pratiche in vari ambiti, tra cui:
- tecnico-informatico
- user experience
- formazione e comunicazione
Strumenti come i web kit per il monitoraggio, l’autovalutazione e il tool eGluBox PA permettono di eseguire test di usabilità da remoto.
Il supporto finanziario, invece, si concentra su tre aree principali:
- acquisto di tecnologie assistive per le persone con disabilità;
- riduzione del 50% degli errori di accessibilità in almeno due servizi online;
- formazione e sensibilizzazione sul territorio riguardo l’accessibilità.
Le procedure per garantire l’accessibilità: cosa devono fare le PA
Le Linee Guida di AgID sull’accessibilità degli strumenti informatici, in conformità con l’art. 11 della Legge 4/2004, definiscono:
- i requisiti tecnici per garantire l’accessibilità di siti web e app mobili;
- le metodologie per la verifica dell’accessibilità degli strumenti informatici;
- il modello per la dichiarazione di accessibilità e la metodologia di monitoraggio;
- le circostanze in cui le PA possono giustificare deroghe per onere sproporzionato.
Le PA devono:
- verificare l’accessibilità dei propri strumenti digitali per valutarne la conformità;
- eseguire una verifica soggettiva per i contratti di fornitura superiori alla soglia comunitaria;
- compilare e pubblicare la Dichiarazione di Accessibilità, sotto la responsabilità del Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD), utilizzando il portale AGID Form. La dichiarazione può includere eventuali deroghe giustificate;
- predisporre un Meccanismo di Feedback che permetta ai cittadini e alle cittadine di inviare segnalazioni;
- sottoporsi al monitoraggio di AgID, che verifica siti e app su un campione rappresentativo, e riferisce alla Commissione Europea ogni tre anni.
Link utili per migliorare l’accessibilità digitale
AgID mette a disposizione risorse e strumenti utili per le PA nel loro percorso verso l’accessibilità, tra cui:
- Le linee guida sull’accessibilità per la PA
- La piattaforma per il monitoraggio dell’accessibilità
- Il toolkit per la valutazione dell’accessibilità
Un futuro digitale senza barriere
Investire nell’accessibilità non è solo un obbligo normativo, ma una scelta strategica per costruire una società più inclusiva e una Pubblica Amministrazione più moderna e innovativa. Le soluzioni accessibili migliorano i servizi per le persone con disabilità, ma innalzano anche gli standard per tutti e tutte, promuovendo un progresso tecnologico responsabile e sostenibile.
Grazie a strumenti e progetti come Citizen Inclusion, la PA può fare da guida verso un futuro digitale senza barriere, dimostrando che l’innovazione può davvero essere al servizio della collettività.
Il team di SCAI Comunicazione supporta imprese e organizzazioni nel rendere le proprie piattaforme digitali accessibili, e ha già collaborato con numerose PA e aziende, trasferendo con competenze tecniche e formazione per rendere i loro servizi digitali più inclusivi. Ci occupiamo di ogni fase, dal test delle soluzioni all’implementazione di interventi tecnici, con l’obiettivo di rimuovere le barriere e migliorare l’esperienza utente per tutte le persone.
L’accessibilità digitale è un’opportunità unica per costruire un futuro più giusto e innovativo, e con le nuove normative che entreranno in vigore nel 2025, diventerà una responsabilità condivisa.
Se vuoi sapere come migliorare l’accessibilità dei tuoi servizi digitali, contattaci per una consulenza gratuita.