Treni, basta ritardi: i consumatori non possono più subire disagi - CONFCONSUMATORI

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Treni, basta ritardi: i consumatori non possono più subire disagi Le Associazioni dei consumatori chiedono un incontro urgente con i vertici del Gruppo FS e un confronto immediato con il governo

Roma, 13 gennaio 2025 – Le Associazioni dei consumatori non possono più tollerare la situazione di grave disagio che i pendolari stanno affrontando a causa dei continui ritardi e cancellazione dei treni. Dopo un fine settimana da incubo, anche oggi si registrano disservizi e ritardi che stanno mettendo a dura prova la pazienza e la comprensione dei viaggiatori.

“È inaccettabile – dichiarano le Associazioni dei consumatori – che le persone siano costrette a subire quotidianamente disagi di tale portata. I ritardi non sono più eventi eccezionali, ma una costante che sta compromettendo la qualità della vita di milioni di pendolari. La rete ferroviaria e la programmazione dei treni sono sotto stress e i risultati si vedono”.

“Chiediamo con forza un incontro urgente con l’Amministratore delegato e il Direttore generale del Gruppo FS Italiane, Stefano Antonio Donnarumma, un incontro che da quando è stato nominato non si è mai concretizzato. Chiediamo inoltre un confronto immediato con il Governo, affinché si intervenga con urgenza per risolvere questa grave situazione. È necessario, inoltre, un intervento immediato da parte di RFI per creare una struttura dedicata alla gestione delle emergenze ferroviarie. È indispensabile che l’azienda sia in grado di reagire tempestivamente a qualsiasi tipo di disservizio, sia esso causato da guasti tecnici, errori umani o da imprevisti legati ai lavori di ammodernamento. L’attuale organizzazione di RFI non sembra più adeguata a far fronte a una situazione che si è ormai cronicizzata. La capacità di rispondere rapidamente e efficacemente a queste situazioni è fondamentale per minimizzare i disagi dei pendolari e ripristinare al più presto un servizio regolare”.

“Nonostante i rimborsi sui biglietti, che spesso arrivano con grande ritardo, i danni subiti dai pendolari sono ben più ampi, come lo stress, la perdita di una visita medica programmata, un esame universitario e il tempo perso. È necessario – concludono le associazioni – un cambio di passo radicale, perché i consumatori hanno diritto a un trasporto pubblico affidabile, sicuro e puntuale. Il diritto alla mobilità dei cittadini viene sistematicamente calpestato, e questo non può più essere tollerato”.

Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega dei Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Udicon, Unc. 

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