Deepseek V3 rappresenta un passo avanti significativo nel panorama delle AI dedicate al coding. Questo modello, di origine cinese, supera i limiti di GPT-4o e Claude Sonnet 3.5 su benchmark matematici e di programmazione, triplicando la velocità rispetto alla versione precedente e offrendo costi decimali rispetto a GPT-4o grazie a un’infrastruttura cloud ottimizzata. La caratteristica distintiva è il rilascio open dei pesi del modello, consentendo agli sviluppatori di personalizzarlo liberamente.
Malgrado risorse limitate rispetto ai giganti tech, Deepseek ha ottenuto risultati eccezionali sfruttando al massimo l’hardware disponibile. La metodologia adottata, simile alla distillazione dei modelli, solleva interrogativi etici sull’uso di contenuti di altri modelli AI per l’addestramento. Questo fenomeno riflette una tendenza nel settore verso l’uso innovativo delle risorse, ma anche il dibattito su licenze e diritti di utilizzo.
Vedere modelli open come Deepseek competere con i principali modelli commerciali è un segnale del crescente equilibrio tra innovazione aperta e soluzioni proprietarie, aprendo nuovi orizzonti per la comunità tecnologica e il settore delle AI.
Fonti
- Profilo LinkedIn di Giacomo Ciarlini (https://www.linkedin.com/posts/giacomo-ciarlini-34669586_questa-nuova-ai-cinese-batte-gpt4o-ed-activity-7284484465446297602-3UGq)
- OpenAI e il futuro dell’IA: oltre i limiti dei modelli linguistici di grandi dimensioni (https://www.inriga.it/blog/openai-e-il-futuro-dell-ia-oltre-i-limiti-dei-modelli-linguistici-di-grandi-dimensioni-reuters)
