Derivati, IRS e Swap: maxi risarcimenti

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Derivati, IRS e Swap: maxi risarcimenti con Martingale Risk

A ottobre 2024, Martingale Risk ha ottenuto per conto di un’importante azienda veneta operante nel settore dei servizi un risarcimento di 4 milioni di Euro da perdite subite a seguito di un contratto di Interest Rate Swap. Martingale Risk, attraverso una causa davanti al Tribunale di Venezia, ha contestato l’assenza, nel contratto, di alcuni elementi essenziali, come il Mark to Market, i costi impliciti e gli scenari probabilistici. Come stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. n.8770/2020, in assenza di tali elementi essenziali il contratto derivato è da ritenersi nullo, per gravi carenze nella sua fase genetica. Nel caso di specie, il contratto non presentava le analisi di scenario, il Mark to Market al momento della stipula ed il relativo metodo di calcolo. Il Tribunale di Venezia ha così condannato la banca controparte permettendo alla società di recuperare le proprie perdite.

Non è l’unico recupero milionario di Martingale Risk degli ultimi mesi. Recentemente, anche un importante ente locale del Veneto ha ottenuto un risarcimento di oltre 3,75 milioni di euro. La causa, al Tribunale di Milano, era finalizzata a chiedere la nullità di due Interest Rate Swap venduti all’ente da un primario istituto bancario italiano. Questi hanno comportato circa 4 Milioni di Euro di perdite in bilancio. L’ente ha affidato alla Martingale Risk l’organizzazione della vertenza sia in relazione alla parte tecnica che alla parte legale. Alle censure relative alla mancata indicazione dei costi applicati dalla Banca in sede di stipula si è sommata, come causa di nullità del secondo derivato, la mancata illustrazione delle modalità per il calcolo del Mark to Market. In buona sostanza è stato fatto credere che i contratti, in particolare il secondo, potessero portare un grande vantaggio, quando in realtà era misero. Inoltre questi hanno causato, negli anni successivi, perdite ingentissime, pari ad un multiplo dei risparmi iniziali

Nel contesto dei risarcimenti su derivati, IRS e Swap, anche un importante comune calabrese si è affidato a Martingale Risk per risolvere un contenzioso con il proprio istituto di credito. Il comune aveva stipulato con la propria banca un contratto derivato, in particolare un Interest Rate Collar. Questo era finalizzato a coprirlo dal rischio di variazione dei tassi di interesse. Nella realtà dei fatti però, tale strumento si è rivelato invece speculativo, causando Comune notevoli perdite. La sentenza di primo grado del Tribunale di Roma a cui aveva fatto ricorso il comune aveva infondatamente dato ragione alla banca. Tuttavia, dopo un’analisi dettagliata condotta dal gruppo di esperti di Martingale Risk, sono emerse diverse irregolarità imputabili all’istituto di credito. Nonostante il Comune risultasse un operatore qualificato e quindi idoneo a sottoscrivere un Interest Rate Collar, la banca era comunque tenuta ad attenersi agli obblighi informativi di cui al Testo Unico della Finanza. Ciò però non è avvenuto. Nel contratto si sono infatti riscontrati costi impliciti e rischi rilevantissimi celati all’Ente. La giurisprudenza di settore ha stabilito l’obbligo a carico della banca di far conoscere ex ante sia il rischio insito in un contratto derivato sia tutti i costi da sostenere durante la sua vita. Se manca l’indicazione dei costi impliciti, viene a mancare un elemento essenziale del contratto e dunque questo risulta nullo. Di conseguenza il consenso del Comune al contratto era basato su informazioni inadeguate. Con l’assistenza fornita dal team di legali associati alla Martingale Risk, il Comune si è rivolto alla Corte di Appello di Roma. Questa ha riconosciuto la nullità del contratto e condannato la banca a restituire tutte le somme percepite, oltre ad interessi e spese legali. Il comune ha ottenuto un beneficio netto totale di € 2.200.000.

Anche una società piemontese di produzione energetica ha richiesto l’intervento di Martingale Risk, successivamente alla stipula di un contratto derivato di tipo IRS. Il cliente sosteneva che il contratto contenesse costi occulti e violasse le normative finanziarie. Mediante un’approfondita valutazione realizzata da Martingale Risk, sono emerse varie anomalie attribuibili all’ente bancario. Le irregolarità individuate riguardano principalmente la mancanza di chiarezza e informazioni essenziali nel contratto, relativamente ai costi, al valore e al rischio dell’operazione finanziaria.  Nel dettaglio, è imputabile all’istituto di credito la mancanza di trasparenza per la mancata comunicazione e pattuizione del Mark to Market, così come l’indicazione dei criteri per calcolarlo. Inoltre, nel contratto non erano state adeguatamente esplicitate le commissioni e i costi impliciti. Questa mancanza di trasparenza da parte della banca ha impedito all’azienda di avere una visione chiara dell’oggetto associato al contratto derivato e soprattutto dei relativi rischi a proprio carico. Il contratto non forniva una chiara indicazione sull’alea, ovvero sul rischio di incorrere in pagamenti futuri. Questi infatti si sono poi materializzati in maniera ingente a danno della società. Erano assenti quindi elementi fondamentali del contratto derivato per cui quest’ultimo è stato dichiarato nullo dalla Corte di Appello di Bologna, la quale ha condannato la banca a restituire le somme versate. Il nostro cliente ha ottenuto così un risarcimento totale di € 221.335,64.

Inoltre Martingale Risk ha recuperato in sede transattiva, quindi tramite soluzione bonaria tra le parti senza dover ricorrere a cause legali, oltre € 873.000 per aziende ed enti locali. Quindi, grazie a Martingale Risk è davvero possibile ottenere risarcimenti su derivati, IRS e Swap.

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Nicolò Uccellini