ISTITUTO SVIZZERO
ROMA
Villa Maraini
Via Ludovisi 48
00187 Roma
+39 06 420 421
roma@istitutosvizzero.it
Trasporto pubblico: l’Istituto Svizzero si trova vicino alla metro A fermata Barberini
ORARI PORTINERIA:
LUN-VEN
ORARI MOSTRE:
Blood Most Precious
Mostra personale di Shahryar Nashat
orari di apertura qui. Ingresso gratuito.
VISITE GUIDATE:
Solo su prenotazione (italiano, tedesco e inglese)
Tariffa: 5€ per persona
Per prenotazioni: visite@istitutosvizzero.it
ORARI MOSTRE:
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Arte, Performance, Sound, Palermo - Officine Bellotti
11.12.2024 H20:00-23:00
Location
Palermo - Officine Bellotti
Category
Arte, Performance, Sound
Information
11.12.2024 H20:00-23:00
L’Istituto Svizzero celebra il solstizio d’inverno attraverso una programmazione di performance e DJ set a Palermo, Roma e Milano.
Il giorno più corto dell’anno: il solstizio d’inverno, per convenzione, è il momento in cui, a causa della posizione del Sole rispetto all’equatore, corrispondono la notte più lunga e il giorno più corto. Un evento astronomico ricco di significati simbolici, a volte anche controversi, che veniva celebrato nell’antichità dalle popolazioni pagane prima dell’avvento del Cristianesimo: i Romani celebravano il Sol Invictus, gli Egizi la nascita di Horus, i Greci adoravano Helios. Dopo le ore prevalenti di oscurità invernale, il Sole sembrava rinascere e diventava invincibile (dal latino Sol Invictus). Un periodo dell’anno che, ancestralmente, segna il passaggio dall’oscurità alla luce. Ed è proprio a questa speranza, a questa ricerca di luce nei momenti bui, che l’Istituto Svizzero dedica queste tre serate.
11.12.2024 H20:00-23:00
Officine Bellotti, Via Gagini 31, Palermo
Ingresso gratuito
Performance di:
Emma Saba, La fine di tutte le cose/l’inizio di tutte le altre, 40’
Sultan Çoban, I came knowing, I would show up again, 30’
Sandar Tun Tun, Diasphoria, 40’
Cibo e bevande possono essere acquistati sul posto.
L’evento è organizzato in collaborazione con Officine Bellotti
Coreografa e danzatrice, Emma Saba ha collaborato con Collettivo Cinetico, Clara Delorme, Cosima Grand e Marie Jeger. Nel 2022 ha creato il suo primo solo, la fine di tutte le cose / l’inizio di tutte le altre, coprodotto da Emergentia. È membro del Collectif Foulles, con cui ha co-creato Medieval Crack (2022) e Le cerveau mou de l’existence (2024). Laureata in danza contemporanea alla Manufacture di Losanna (2021), unisce danza, canto e autoipnosi per rileggere il suo patrimonio musicale classico. Sostenuta da Reseau Grand-Luxe e (ac)compagnons nel 2024-2025, presenterà il suo prossimo lavoro al Pavillon ADC nella stagione 2025-2026.
Sultan Çoban lavora all’incrocio tra le arti visive e performative. La sua pratica è caratterizzata da un’esplorazione formalmente consapevole dello spazio, del tempo e del suono, e affronta la questione di come l’identità culturale venga messa in scena e performata. Nella maggior parte delle sue opere, attinge a elementi da contesti culturali specifici per rappresentare e ricreare un certo periodo nel tempo. Esamina la traduzione e la trasferibilità delle emozioni tra diversi contesti linguistici e sociali, nonché l’identità performata. Sultan indossa molte facce, ma raramente la propria.
Sandar Tun Tun sviluppa il proprio lavoro attorno alla fabulazione, nuove alleanze e traiettorie collaborative. Artista, DJ e compositor, crea una pratica sonora, spaziale e performativa incentrata sull’ascolto come risposta critica e sensibile. Traendo ispirazione dallo spazio sociale della musica e dalle sue prospettive trasgressive, i progetti esplorano modalità di riverenza o intervento per abitare la dissonanza, la frammentazione e il rumore. La ricerca di Sandar si concentra sulle modalità di trasmissione all’interno delle culture aurali e delle narrazioni ingegnerizzate, sui sentimenti diasporici e sugli affetti queer, portando spesso alla sperimentazione di linguaggi, strategie e processi di co-composizione.
SOL INVICTUS, Palermo, 2024. ©️ Iolanda Carollo
SOL INVICTUS, Palermo, 2024. ©️ Iolanda Carollo
SOL INVICTUS, Palermo, 2024. ©️ Iolanda Carollo
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Tobias Siebrecht, ca. 2005. Dachkantine Club in Zürich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1986. Psychorama party at Linde in Kirchlindach.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Bruno Bänziger, 1983. Yello live at Roxy Club in New York City.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Marco Cirillo, around 1988. The Club in Oerlikon.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Tobias Siebrecht, circa 2010. Zukunft Club in Zurich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Meret Madörin, 2013. Cabaret Club in Zurich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1985. Psychorama party at Linde in Kirchlindach.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Photographer unknown, ca. 2013. Reitschule in Bern.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1987. Psychorama party in Münchenbuchsee.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Jules Spinatsch, around 1995. PPP Protest Party Portraits.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Unknown photographer, 1983. Flamingo Club in Zürich.