World Check: Cos'è, Come Cancellarsi, A Cosa Serve [2025]

Compatibilità
Salva(0)
Condividi
David Leppan, l’imprenditore sudafricano che ha avuto l’idea di creare World Check, nella sua casa di Ibiza.

World Check – il cui nome completo è LSEG World-Check – è un database di risk intelligence (creato nel 2000 da David Leppan e Nikolaus Kimla) che supporta organizzazioni di tutto il mondo nel prendere decisioni consapevoli, evitando il rischio di essere coinvolti nel riciclaggio di proventi di attività illecite o in pratiche aziendali corrotte.

Con l’aumento delle normative e l’introduzione di nuove leggi, le organizzazioni, soprattutto quelle finanziarie, devono farsi carico di valutare, monitorare e segnalare eventuali rischi, mantenendosi allo stesso tempo competitive: fa gola a qualsiasi banca avere un cliente che ti porta 300 milioni di dollari ma se quelli sono soldi sporchi rischi grosso.

Ci siamo, sì?

Quello che fa World-Check è quindi consentire a grandi banche, istituzioni finanziarie, aziende, enti di applicazione della legge e agenzie governative e di intelligence di:

  • effettuare lo screening dei rischi legati a terze parti (KYC)
  • semplificare le decisioni quotidiane di onboarding e monitoraggio dei clienti
  • adempiere agli obblighi di due diligence.

Questi strumenti aiutano a soddisfare i requisiti normativi richiesti in ambito KYC, antiriciclaggio (AML), finanziamento antiterrorismo, nonché nell’ambito della legislazione contro la corruzione e la due diligence verso clienti e controparti.

In sintesi: WorldCheck è una enorme banca dati digitale utilizzata come strumento di risk intelligence, con l’obiettivo di misurare la reputazione finanziaria di un individuo o una società.

Il tuo nome o il tuo brand sono sulle liste World Check? Male: non puoi aprire un conto né avere accesso al credito.

La storia

La vera storia di World Check, quella che nessuno ti ha (ancora) mai raccontato, ruota attorno a 3 protagonisti principali. E ha davvero dell’incredibile. Vediamo nel dettaglio chi ha ideato, sviluppato e infine acquistato World Check.

1) David Leppan

David Leppan

David Leppan è l’imprenditore sudafricano che ha avuto l’idea di creare World Check. Di fatto è uno degli uomini più potenti del mondo, visto che conosce i segreti di altri influenti e ricchissimi uomini. Curiosità: vive in questa casa di Ibiza.

Durante un’intervista al New York Times, Leppan ha svelato i retroscena che hanno portato alla nascita di World Check:

“Ho creato World-Check con la mia ex moglie nel 2000. Avevo 24 anni, lavoravo per Thomson Financial ed ero responsabile commerciale in Liechtenstein, Lussemburgo e Austria. All’epoca ci fu uno scandalo bancario svizzero sui trasferimenti di denaro da parte del generale nigeriano Sani Abacha. Io ero in viaggio d’affari e diverse grandi banche iniziarono a chiederci se Thomson Financial avesse un database di allerta precoce per aiutarli a comprendere i rischi finanziari associati ai loro clienti in tutto il mondo. In quel momento ho visto un’opportunità e nel giro di pochi mesi ho creato la nostra società con il database online.”

2) Nikolaus Kimla

Nikolaus Kimla insieme alla moglie

Se David Leppan è stato la mente, Nikolaus Kimla è stato il braccio di World Check. Attraverso la sua società Uptime ITechnology ha sviluppato l’intera piattaforma informatica che sostiene il database di WorldCheck. Austriaco di nascita, ancora oggi Kimla si occupa (tra le altre cose) di programmare e aggiornare versioni sempre migliori del database.

3) Thomson Reuters

Quando un’ottima idea viene supportata da una struttura informatica che funziona a meraviglia, il valore di mercato schizza alle stelle. Soprattutto considerando che oggi i dati valgono più dei soldi. Risultato: il 17 maggio del 2011 il colosso dei media Thomson Reuters (TRI) annuncia l’acquisto di World-Check, provider (con sede a Londra) di informazioni su criminalità finanziaria e prevenzione della corruzione per le imprese.

La divisione Financial and Risk di Thomson Reuters – di cui faceva parte World Check – si chiamava Refinitiv (oggi LSEG).

Su Fortune la notizia dell’acquisizione di World-Check da parte di Thomson Reuters

Curiosità: nell’ottobre 2018 Blackstone Group ha acquisito il 55% di Thomson Reuters F&R per la cifra record di 20 miliardi di dollari. Stiamo parlando del più grande database digitale di intelligence finanziaria al mondo.

La banca dati

Subito dopo la nascita di World Check (nel 2000), gli attentati dell’11 settembre hanno travolto e deviato il corso della storia globale. Da quel giorno la priorità di ogni banca e istituto finanziario sulla faccia della Terra era quella di prevenire rischi finanziari e crisi reputazionale su movimenti di denaro legati al terrorismo islamico.

E indovina a chi si rivolgevano?

Esatto: a World Check, che all’epoca rappresentava lo standard per quanto riguarda la sicurezza in ambito di antiriciclaggio. Non poteva essere altrimenti, visto che il consulente principale dell’azienda era Kenneth Rijock, meglio conosciuto come The Laundry Man, guru internazionale (pentito) del riciclaggio di denaro.

Il libro di Kenneth Rijock, ‘The Laundry Man’

Nel corso degli anni la banca dati di World Check Thomson Reuters è divenuto il principale fornitore di due diligence in termini di KYC (Know-Your-Customer) e PEP (Politically Exposed Persons), riguardo a individui ed entità a elevato rischio finanziario.

Banche, istituti finanziari creditizi e assicurativi, servizi governativi e di intelligence. Tutti utilizzano la schedatura e il database di WorldCheck per colpire reati legati a terrorismo, narcotraffico, riciclaggio di denaro sporco, traffico di armi e di esseri umani.

Per soddisfare anche le esigenze di istituzioni minori e società più piccole – che non hanno un team né il know-how adeguato per un controllo manuale – dal 2005 World Check utilizza un software chiamato Pythagoras, che filtra in modo automatico i nomi schedati nel database in base a una serie di parametri pre-impostati.

Per capirci, è un software usato anche dal Gruppo Mediobanca.

Cos’è e Come funziona il database World Check?

Chi ha accesso e può fare login all’area clienti? Quali sono i criteri di schedatura? Davvero si tratta di un Grande Fratello finanziario che tutto vede e tutto controlla?

Il funzionamento del database di World Check è piuttosto semplice: il sistema succhia dati e notizie legati ad un eventuale rischio finanziario, da fonti che ritiene affidabili, su entità e individui, elaborando il cosiddetto World Check Privacy Statement. Poi classifica queste entità e individui per profili, in base alla categoria di reato associato. Infine inserisce i profili nelle famigerate liste.

In questo meccanismo, che potrebbe sembrare perfetto, c’è un difetto di base: spesso le fonti ritenute autorevoli sono in realtà spazzatura. Tanto è vero che – scorrendo le liste – troverai sia criminali veri che presunti tali, finiti lì dentro per errore.

Quali sono i criteri di schedatura?

Tutti gli individui o le entità politicamente esposti che compiono operazioni sospette, al limite della normativa antiriciclaggio, finiscono nella banca dati WorldCheck. I dati vengono estrapolati da oltre 100.000 fonti pubbliche rispettabili (“credible and reputable open source information”) e vengono inser

Recapiti
ReputationUP ITA