Tre domande a
- Michela Merialdo
COO di Digital360
In questo numero si unisce a noi la COO del Gruppo Digital360 che ci dà la sua visione del concetto di empowerment a livello sociale, aziendale e di people management.
Parliamo di empowerment a livello sociale; come, secondo te, l’innovazione digitale – area in cui lavori – può contribuire a costruire una società più sostenibile ed equa dove il progresso sia accompagnato dall’attenzione all’uomo e ai valori?
Credo che il digitale rappresenti non solo un motore di progresso economico, ma anche uno strumento potente per promuovere una società più sostenibile, equa e attenta ai valori umani.
Questo si riflette in molteplici aspetti che possono contribuire a costruire una società più equa e attenta all'uomo e ai valori fondamentali.
Innanzitutto, la sostenibilità: il digitale può giocare un ruolo cruciale nella sostenibilità ambientale. Tecnologie avanzate come l'Internet of Things (IoT), l'intelligenza artificiale (AI) e il big data analytics consentono di ottimizzare l'uso delle risorse, riducendo sprechi e consumo energetico.
Quindi, l’inclusività: l'innovazione digitale può altresì contribuire a ridurre le disuguaglianze e le fragilità di vario genere. L'accesso a tecnologie digitali e a piattaforme di e-learning può democratizzare l'educazione, permettendo a persone di ogni estrazione sociale, culturale ed economica di acquisire competenze utili per il mercato del lavoro. Inoltre, le tecnologie digitali possono facilitare l'inclusione di categorie di persone con fragilità – sociali, culturali, etniche, fisiche, psicologiche, di genere – favorendo così una maggiore equità.
Inoltre, la diffusione della Cultura Digitale: a tutti i livelli è fondamentale per accelerare il processo di innovazione del tessuto economico-produttivo, della pubblica amministrazione e dell'intera società. La formazione continua e l'alfabetizzazione digitale sono essenziali per preparare la società alle sfide future.
Quali sono secondo te, che sei stata prima imprenditrice e poi manager, gli strumenti a disposizione di una manager per agire sull’empowerment del proprio team?
Credo che oggi gli strumenti a disposizione di un manager siano molteplici e di diversa natura.
Partiamo dagli strumenti “Hard”.
Sistemi di incentivazione: implementare sistemi di incentivazione che prevedano obiettivi definiti, misurabili e raggiungibili. Questo non solo motiva il team ma fornisce anche una chiara direzione su cosa è necessario per il successo.
Formazione per la crescita personale: investire nella formazione continua per sviluppare le competenze dei membri del team, tanto a livello professionale quanto personale.
Ruoli organizzativi: assegnare ruoli organizzativi che riflettano correttamente le competenze e le responsabilità di ciascun membro del team. Questo favorisce un ambiente di lavoro più efficiente e responsabile.
Work-Life Balance: prestare attenzione all'equilibrio tra vita lavorativa e personale dei dipendenti, promuovendo iniziative di welfare aziendale.
Smart Working: offrire la possibilità di lavorare in modalità smart working, aumentando così la flessibilità e il benessere dei dipendenti.
Vi sono poi strumenti “Soft”.
Dare una direzione: fornire una direzione chiara e contestualizzare le decisioni in modo che il team possa comprendere e condividere la vision e la mission aziendale.
Cultura del feedback bidirezionale: promuovere una cultura del feedback che sia bidirezionale, in cui sia i manager che i dipendenti possano esprimere le proprie opinioni e idee costruttivamente.
Cultura dell'errore: instaurare una cultura che veda l'errore come un'opportunità di apprendimento piuttosto che di punizione, incoraggiando così l'innovazione e la crescita.
Scambi tra peer: favorire lo scambio di conoscenze e competenze tra colleghi, creando un ambiente di apprendimento collaborativo.
Inoltre, credo che un manager non possa astenersi da alcune soft skill.
Dare il buon esempio: un manager è un punto di riferimento. Il modo in cui si comporta – dal sorriso alla puntualità, alla calma nel gestire situazioni stressanti – influenza il clima aziendale e il comportamento del team.
Attenzione e ascolto: le persone hanno bisogno di sentirsi ascoltate e apprezzate. Bisogna prendersi il tempo per ascoltare attivamente le loro preoccupazioni e idee.
Essere un modello di comportamento: bisogna essere consapevoli che i collaboratori osservano e cercano in un manager un modello da seguire. È fondamentale mostrare integrità, rispetto e professionalità in ogni azione.
Promuovere un ambiente positivo: creare un ambiente di lavoro in cui le persone si sentano valorizzate e supportate, sia professionalmente sia personalmente. Questo non solo migliora il benessere del team ma aumenta anche la produttività e la soddisfazione lavorativa.
Che consigli puoi dare alle giovani generazioni che arrivano nel mondo del lavoro?
Credo che un atteggiamento curioso e proattivo possa aiutare ad acquisire nuove competenze e conoscenze: tenere alta la curva di apprendimento è stimolante e non aspettare che le opportunità "vengano offerte" ma cercarle attivamente è sicuramente appagante.
Oltre a coltivare le competenze tecniche che sono sicuramente importanti, è importante non sottovalutare l'importanza delle soft skills come la comunicazione, il lavoro di squadra e la gestione del tempo.
Imparare a gestire i conflitti in modo costruttivo e a lavorare efficacemente con persone diverse rende flessibili e adattabili e poiché il mondo del lavoro è in continua evoluzione abbiamo bisogno di professionisti resilienti che siano disposti ad adattarsi ai cambiamenti.
Per chi è alle prime esperienze, inoltre, suggerirei di non avere paura di chiedere consigli o feedback e di cercare di costruirsi una rete di contatti professionali per connettersi a professionisti di settore che possano mostrare e condividere prospettive differenti.
Essere aperti ad accettare il feedback, anche se negativo, in modo costruttivo è un'importantissima opportunità di crescita.
Concluderei dicendo che sicuramente è importante avere un grande senso di responsabilità, dimostrando integrità e professionalità in ogni interazione lavorativa ma di non dimenticare di bilanciare il lavoro con il tempo personale: un buon equilibrio aiuterà a mantenere la motivazione e a prevenire stress e tensioni.
Best practice
Junior Achievement Italia | Campionati di imprenditorialità.
Giovani idee di futuro
A proposito di empowerment non si può non parlare di quanto sia importante investire sulla crescita e sullo sviluppo delle competenze delle nuove generazioni. È il cuore della missione di Junior Achievement, quinta non profit al mondo dedicata all’educazione imprenditoriale a scuola e tre volte candidata al Premio Nobel per la Pace.
In Italia, JA organizza programmi di orientamento e formazione e, fra le numerose attività speciali, i Campionati di imprenditorialità in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per valorizzare idee e progetti di studentesse e studenti delle scuole superiori di tutta Italia.
Quest’anno, le finali si sono tenute a Parma il 23 e il 24 maggio con ben 60 team finalisti e la presenza di Istituzioni, Associazioni e più di 50 aziende partner di JA (come ABB, Coca Cola HBC Italia, EY, Intel, SAP, Trend Micro). Fra i temi principali dei progetti in gara, innovazione e AI, sostenibilità, robotica, valorizzazione dei territori.
Ad aggiudicarsi la vittoria è stata la mini-impresa S.O.S. JA della classe 3B – indirizzo Biotecnologie Sanitarie dell’I.T.T. E. Majorana di Milazzo (Messina).
Protagonisti, reportage e foto qui: www.campionatimprenditorialita.it/
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Premio Internazionale Tecnovisionarie® 2024
Il 29 maggio si è tenuta a Palazzo Pirelli a Milano la cerimonia di premiazione di 12 donne che si sono distinte nell’innovazione e nella gestione sostenibile delle risorse idriche.
Scienziate, imprenditrici, manager, amministratrici pubbliche sono le vincitrici, scelte fra le decine di candidature pervenute, che, pur attive in ambiti diversi, sono accomunate da valori comuni quali la competenza, la determinazione, l’impegno sociale.
Il prestigioso Premio, ideato da Gianna Martinengo, fondatrice e presidente di Women&Tech® ETS, dal 2008 celebra le donne che hanno fatto la differenza nei loro campi di specializzazione, contribuendo a promuovere la parità di genere nel mondo tecnologico ed è parte di un ampio programma di iniziative volte a favorire il superamento del gender gap nelle materie scientifiche che l’associazione porta avanti fin dalla sua fondazione.