21 Ottobre 2024
GET OUT THERE: PERCHÈ CI PIACE LA CAMPAGNA MARKETING DI EASYJET
Prendi un’agenzia di marketing britannica, una delle principali compagnie aeree low cost d’Europa, un’idea “non troppo originale ma riadattata in modo magistrale” e Patrick Daughters, noto regista americano specializzato in spot pubblicitari. Mixa il tutto sapientemente usando competenza, creatività e una solida strategia di marketing alla base. Esci dagli schemi, così da dichiarare a gran voce i valori del brand con il tone of voice audace e sfidante tipico del marchio … et voilà, ottieni lo spot e la campagna di comunicazione che easyJet ha lanciato quest’estate, nel pieno delle vacanze: il momento ideale per parlare di viaggi.
La campagna promozionale Get out There è stata un successo: ancora in onda sulle reti televisive italiane in questi giorni, è una campagna amichevole, coinvolgente, leggera e piacevole, perfettamente allineata alla personalità “easy” del brand.
easyJet è una delle principali compagnie aeree low cost europee, nota per i suoi voli accessibili ad una vasta gamma di clienti multi-target. Con la campagna “Get Out There”, la compagnia aerea ha scelto di promuovere il marchio e al contempo il vantaggio della convenienza economica delle tratte che opera attraverso un messaggio motivazionale, che può essere per il pubblico una fonte di ispirazione.
Uno storytelling vincente
“Nella campagna paneuropea, gli oggetti del turismo che attirano la folla diventano i turisti stessi. Liberandosi dalle loro cornici e dai loro piedistalli per sperimentare il tonico al rumore della vita, il viaggio. La Monna Lisa, La ragazza con l’orecchino di perla, David, Il pensatore e persino un paio di cherubini imparano cosa significa immergersi completamente nella gioia sconfinata del viaggio.” – si legge nel comunicato divulgato da easyJet e VCCP London, l’agenzia di marketing che ha seguito l’operazione pubblicitaria.
L’invito ad “andare là fuori”, a vedere con i propri occhi nuovi angoli di mondo, spinge le persone ad uscire dalla loro routine quotidiana e dalla loro comfort zone, andando alla scoperta di nuove località, con un ritrovato spirito d’esplorazione… ovviamente approfittando delle offerte easyJet dedicate ai viaggi a breve e medio raggio.
È evidente come in questa campagna il prodotto sia raccontato attraverso una storia emozionale e coinvolgente, attraverso le avventure dei protagonisti, “testimonial” di tutto rispetto, che hanno fatto parlare di sé molti utenti sul web e non solo, contribuendo a rendere il messaggio e il brand virale.
Del resto, afferma il vicedirettore creativo di VCCP London “Chi meglio di qualcuno che è rimasto bloccato in un posto per 500 anni può dimostrare i potenti benefici del viaggio? Li abbiamo liberati e trasformati in travel influencer”.
Anche se l’idea non è delle più originali – avevamo già visto, ad esempio, la Venere influencer nel discusso progetto made in Italy “Open To Meraviglia”- in Open Mind Consulting abbiamo apprezzato il tocco di autenticità che easyJet e VCCP hanno voluto aggiungere alla campagna, andando in controtendenza rispetto ai trend del momento: le opere d’arte iconiche che nello spot prendono vita, non sono state create digitalmente avvalendosi dell’intelligenza artificiale, bensì provinando persone reali di provenienza europea, attraverso un casting specifico per la campagna.
Headline: brillante e condivisibile
Il cuore di “Get Out There” è il messaggio, che invita a muoversi, a mettersi in gioco, a fare nuove esperienze. Con questo slogan easyJet punta a coinvolgere le persone con un chiaro invito alla scoperta. “Get Out There” è memorabile: breve, potente e diretto, evoca un senso di libertà, freschezza e avventura.
Il linguaggio utilizzato è semplice e colloquiale, studiato per parlare con tono diretto e amichevole ad un pubblico ampio e diversificato. Quel che ci convince del copy adottato per la campagna è che il messaggio non è rivolto solo ai viaggiatori frequenti ed abituali, ma parla a chi sente la necessità di prendersi una pausa, che si tratti di una vacanza più lunga, di un weekend in una capitale europea o di una semplice fuga dalla routine. Riteniamo che questo messaggio sia efficace perché queste poche parole, semplici da ricordare, diventano manifesto del marchio e allo stesso tempo creano il giusto senso di urgenza, senza però utilizzare un tono di voce aggressivo. Get Out There invita il pubblico a vivere nuove esperienze, a scoprire nuovi luoghi, senza rimandare: senza indugi o ripensamenti. Una sorta di “Cogli l’attimo!”, dal tono fluido ed inclusivo.
Visual e contenuti strategici (perfettamente integrati)
Dal punto di vista visivo, la campagna mostra sculture, dipinti e opere d’arte che si prendono la libertà di uscire dai musei in cui sono esposti (la campagna si apre con la Monna Lisa che lascia il Louvre e si reca in aeroporto) e viaggiano attraverso un susseguirsi di immagini emozionali tra destinazioni e località ideali per una vacanza, che danno subito un colpo d’occhio colorato e leggero. Si percepisce il divertimento, il relax, la sete di scoperta. In questo spot viene messo in risalto anche il vantaggio per il consumatore che vola verso nuove mete, mostrando il viaggio come esperienza gioiosa e positiva.
Get Out There è stata lanciata attraverso la stampa, spot pubblicitari sulle reti televisive e sulle piattaforme di streaming, sul web e sui social, ottenendo una buona risonanza mediatica.
Lo storytelling e le emozioni su cui gioca la campagna funzionano: lo spot e la promozione sui social, con l’hashtag #GetOutThere mirano a far sentire il pubblico parte integrante di una community di viaggiatori, mettendo in luce come la compagnia aerea easyJet possa essere il ponte di connessione tra il target e nuove, meravigliose, esperienze di viaggio, rafforzando il valore percepito del marchio.
La promessa (espressa e mantenuta dal brand)
Il messaggio “Get Out There” è perfettamente allineato con il posizionamento di easyJet come compagnia aerea low cost, che rende il viaggio accessibile a tutti e per questo, può essere il tramite ideale, con cui realizzare i propri sogni di viaggio ed evasione.
Una promessa di convenienza che viene espressa, seppur in maniera implicita, nella campagna: l’attenzione del pubblico è posta sul viaggio e sui suoi vantaggi, che possiamo “toccare con mano e provare sulla nostra pelle” volando con easyJet. Un modo strategico di presentare il prodotto, non focalizzandosi sul prezzo o sulla competitività, ma sul concetto di viaggio, vissuto come esperienza arricchente e altamente trasformativa.
In conclusione, “Get Out There” è un esempio efficace di quella che si definisce comunicazione strategica e integrata. Abbiamo voluto parlarne nel nostro blog, perché questa operazione di marketing è in grado di ispirare e motivare il pubblico, con delicatezza e sempre senza usare toni o call to action aggressivi, mostrando i vantaggi, i valori e la promessa del marchio, legando con il filo sottile delle idee, emozioni e sensazioni positive al viaggio e ricordando che easyJet può essere l’anello di congiunzione tra “le persone e il loro sogno di evasione”.
Perché, alla fin fine, il viaggio è una necessità… viaggiare è umano.
Nicole Ferrero