LA TORRE DEL DUOMO DI UTRECHT: ECCO COME RICICLARE I MATERIALI DEL RESTAURO - itinerapr.com

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Aprile 16, 2024

Finalmente le impalcature saranno completamente rimosse e la Torre del Duomo diventerà visibile dopo anni di restauro.

Dopo essere stata esposta per quasi 700 anni alle intemperie, a partire dal 2019, l’icona di Utrecht, la Torre del Duomo, alta 112 metri, è stata sottoposta a un’importante ristrutturazione e, dopo più di 5 anni, riapparirà in tutta la sua maestosa bellezza. L’impalcatura viene smontata dalla cima verso la base e i lavori saranno completamente ultimati entro la fine dell’estate 2024 e, passo dopo passo, il campanile sarà nuovamente interamente visibile. Il tutto sarà accompagnato da numerose attività ed eventi (la più curiosa è sicuramente La Giornata del Tatuaggio quando si potrà farsi tatuare la Torre!) e naturalmente già da ora è possibile salire sul campanile che resta aperto tutto l’anno anche con possibilità di visite guidate.

Cosa significa per Utrecht la Torre del Duomo?

La Torre campanaria più alta di tutti i Paesi Bassi, simbolo della città e punto di aggregazione di tutti i suoi abitanti è ormai per un terzo visibile: i 40 metri superiori, dove è situata la grande lanterna, sono già nuovamenti visibili. Questa è sicuramente la parte più bella dell’intera costruzione e presenta molte sculture ricche di dettagli come pure le pietre risalenti alla costruzione originale ultimata quasi 700 anni fa. Anche la lanterna è stata accuratamente restaurata e presto tornerà a splendere su Utrecht. Smontare le impalcature richiede molto lavoro essendo composte da oltre 55 chilometri di tubi e più di 40 chilometri di assi, per un totale di 440.000 chili di materiale. Tutto questo deve essere smontato, trasferito su un ascensore edile e poi rimosso dal cantiere.

Riciclaggio

Cosa succede alle pietre e agli altri materiali della torre che non vengono più utilizzati?

La pietra naturale che era stata utilizzata per restauri passati oppure che presenta troppi danni, verrà tolta e riciclata in modo sostenibile e circolare attraverso il progetto “From Dom to Stoneware” che vede la collaborazione tra gli altri di Utrecht Marketing e del Comune. Oltre agli scopi di sostenibilità, l’operazione ha anche l’obiettivo di raccogliere fondi per completare alcune opere come la realizzazione dell’illuminazione del campanile. Altri esempi di riutilizzo del materiale residuo sono alcuni ornamenti che sono stati incorporati nelle pareti in muratura del cortile di una scuola elementare di Utrecht mentre altri sono diventati parte di un’opera d’arte dell’artista Paul de Kort posizionata nel Parco Màximapark e che verrà svelata il 7 luglio.

Dettagli in vendita

Presso il negozio del Centro d’Informazioni Turistiche di Utrecht sono in vendita vari oggetti realizzati con materiale residuo della Torre del Duomo: la varietà è enorme: dai gioielli agli ornamenti natalizi fino addirittura a un tavolo e a croci e pinnacoli in pietra, per prezzi che variano dai 5 ai 6.000 euro!


Un po’ di storia

La storia del campanile è naturalmente ricchissima di aneddoti e date importanti. Sicuramente uno dei fatti più significativi avvenne il primo agosto del 1674, quando, a causa di una tempesta parte del Duomo crolla. Nasce così la Domplein, la “piazza del Duomo” tra quello che era rimasto della cattedrale e il campanile stesso. La piazza diventò così il cuore di Utrecht dove, il 2 giugno del 1122, nel palazzo di Loven, l’imperatore Enrico V concesse i diritti di città. Non a caso, ancora oggi, in quella data si festeggia il compleanno di Utrecht! E quest’anno anche i 10 anni di DOMunder, un’attrazione storica proprio sotto la Domplein dove si può esplorare la storia della città attraverso un percorso sotterraneo illuminato da torcie. Durante questa giornata, molti altri eventi sono in programma  sulla Domplein, un luogo dove la storia di Utrecht può essere rivissuta tra edifici storici e attrazioni moderne.

www.domtoren.nl/en

Per ulteriori informazioni e immagini:
Itinera PR
Paola Testoni
Responsabile PR Italia
+31 6 26 036 811
ptestoni@itinerapr.com
www.itinerapr.com

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Paola Testoni