Nuovo codice della strada: polemiche sui dati e impatti per chi usa la bicicletta - BikeScan365

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Le dichiarazioni del governo e la replica dell’ASAPS

Il nuovo codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, ha portato importanti modifiche mirate a migliorare la sicurezza sulle strade italiane. Tra le novità spiccano l’inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza e l’introduzione di regole più severe per il posizionamento degli autovelox.

Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dichiarato che nei primi 15 giorni di applicazione delle nuove norme si è registrata una riduzione del 25% dei decessi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, l’ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) ha contestato questi numeri, definendoli incompleti e fuorvianti.

Come il nuovo codice cambia per chi usa la bicicletta

Tra le modifiche apportate dal nuovo codice della strada, ci sono alcune novità che riguardano anche chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto:

  1. Precedenza ai ciclisti negli incroci: le nuove norme garantiscono maggiore tutela ai ciclisti, riconoscendo loro la precedenza in molte situazioni.

  2. Sanzioni più severe per chi mette in pericolo i ciclisti: gli automobilisti che non rispettano la distanza minima di sicurezza di 1,5 metri durante il sorpasso rischiano multe più salate.

  3. Più autovelox nelle città?: molti esperti sostengono che questi dispositivi siano fondamentali per contrastare la velocità eccessiva nei centri urbani, dove circolano numerosi ciclisti.

La velocità resta il pericolo numero uno

Nonostante le nuove regole, il problema principale rimane la velocità eccessiva, una delle cause più frequenti di incidenti mortali. In questo contesto, l’uso della bicicletta nelle città può diventare pericoloso, soprattutto se gli automobilisti non rispettano i limiti di velocità.

Molti Comuni italiani stanno introducendo le Zone 30, aree urbane con un limite massimo di 30 km/h, per ridurre gli incidenti e favorire la mobilità dolce. Tuttavia, l’adozione di queste misure non è uniforme sul territorio nazionale, e la mancanza di autovelox potrebbe vanificare gli sforzi fatti per proteggere pedoni e ciclisti.

I dati sulle morti in bicicletta

Secondo l’Istat, ogni anno in Italia si registrano oltre 200 morti tra i ciclisti. Questi numeri non sembrano migliorare neanche con le nuove regole. Gli esperti sottolineano che per ridurre la mortalità sulle strade serve un cambiamento culturale, che metta al centro la tutela degli utenti più vulnerabili.

L’importanza di scegliere la bicicletta in sicurezza

Nonostante le difficoltà legate alla sicurezza stradale, la bicicletta resta uno dei mezzi più ecologici ed efficienti per spostarsi. Le nuove regole possono rappresentare un passo avanti, ma è fondamentale che tutti – automobilisti, motociclisti e ciclisti – rispettino il codice della strada.

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Stefano Marchi