Approvato il Piano strategico della ZES unica - redigo.info

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

Il Presidente del Consiglio dei ministri, con il decreto del 31 ottobre 2024, ha approvato il Piano strategico della ZES unica, che stabilisce la strategia per una ZES unica, mirata a potenziare il tessuto produttivo del Mezzogiorno e a promuoverlo come un hub economico e logistico di rilevanza internazionale, valorizzando la sua posizione strategica come ponte naturale tra Oriente, Nord Africa ed Europa. Grazie a semplificazioni burocratiche e strumenti incentivanti, l’obiettivo è attrarre nuovi investimenti e offrire maggiori opportunità alle imprese esistenti.

Gli investimenti generati contribuiranno a valorizzare il potenziale di professionalità, competenze e talenti ancora inespresso nel Sud Italia, con effetti positivi sull’occupazione, sia in termini quantitativi che qualitativi. In questo modo, il Mezzogiorno diventerà sempre più attrattivo per chi desidera investire e fare impresa in quest’area.

Obiettivi del Piano strategico

Il Piano si basa su uno studio che integra dati quantitativi e qualitativi sulla struttura produttiva del Mezzogiorno, con l’obiettivo di mappare le specializzazioni attuali e individuare le traiettorie di sviluppo future.

Il progetto ha identificato cinque filiere strategiche da rafforzare: Agroalimentare&Agroindustria, Turismo, Elettronica&ICT, Automotive e Made in Italy di qualità. Inoltre, sono state individuate altre quattro filiere da potenziare (Chimica&Farmaceutica, Navale&Cantieristica, Aerospazio, Ferroviario) e tre tecnologie da promuovere (digitali, Cleantech, Biotech). La selezione di queste filiere e tecnologie consente alla ZES unica di semplificare e accelerare il processo autorizzativo, facilitando gli investimenti strategici.

Incentivi e bonus per le imprese

Infine, il Piano prevede una serie di incentivi per le imprese nella ZES unica, tra cui bonus per il Mezzogiorno, per i giovani e le donne, incentivi all’autoimpiego nei settori strategici, e credito d’imposta per investimenti in beni strumentali. Inoltre, il programma definisce gli indicatori di priorità per l’istituzione delle zone franche doganali, con l’obiettivo di migliorare la competitività dei porti meridionali, favorire gli investimenti produttivi e potenziare i porti come hub logistici globali.

Redazione redigo.info

Recapiti
redazione