ISTITUTO SVIZZERO
ROMA
Villa Maraini
Via Ludovisi 48
00187 Roma
+39 06 420 421
roma@istitutosvizzero.it
Trasporto pubblico: l’Istituto Svizzero si trova vicino alla metro A fermata Barberini
ORARI PORTINERIA:
LUN-VEN
ORARI MOSTRE:
Blood Most Precious
Mostra personale di Shahryar Nashat
orari di apertura qui. Ingresso gratuito.
VISITE GUIDATE:
Solo su prenotazione (italiano, tedesco e inglese)
Tariffa: 5€ per persona
Per prenotazioni: visite@istitutosvizzero.it
ORARI MOSTRE:
Nessuna mostra attualmente in corso.
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Conferenza, Roma
H18:00-19:30
Ingresso: via Liguria 20
Information
H18:00-19:30
Ingresso: via Liguria 20
La conferenza si tiene in italiano alle H18:00 all’Istituto Svizzero, via Liguria 20, Roma.
Ingresso gratuito, registrarsi qui.
Capitali in itinere. Storie e visioni delle capitali della cultura
Il concetto di “Capitali della cultura” nasce per riconoscere e celebrare la diversità culturale nelle città di tutto il mondo. In Europa l’iniziativa ha avuto origine nel 1985 grazie a Melina Mercouri, allora Ministra della cultura della Grecia, e al suo omologo francese Jack Lang. Mercouri propose di designare annualmente una città europea come capitale culturale, con l’obiettivo di promuovere progetti culturali duraturi, rafforzare l’unità europea oltre l’ambito economico e favorire lo scambio artistico e culturale. In Italia, le prime “Capitali della cultura” designate dal Ministero della cultura sono state Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015. La cittadina svizzera di La Chaux-de-Fonds, nel 2027, sarà la prima capitale culturale svizzera.
L’Istituto Svizzero ospita l’incontro per approfondire l’origine e l’attualità di questa designazione per certi versi effimera, con particolare attenzione al contesto italiano e svizzero. L’evento mette in luce come gli spazi urbani si trasformino in nuclei di creatività e innovazione culturale; in particolare si intende indagare come queste città utilizzino la cultura come strumento di sviluppo urbano e coesione sociale, con evidenti impatti materiali e immateriali.
Tra le domande chiave che guideranno la discussione: come le diverse “Capitali della cultura” hanno interpretato e concretizzato questa designazione? Quali impatti duraturi hanno lasciato su città e comunità? E quali aspettative si profilano per le future capitali?
Evento a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino, Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport – Divisione della cultura e degli studi universitari.
Programma:
H18:00 ― Joëlle Comé, Direttrice Istituto Svizzero, Raffaella Castagnola Rossini, Direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari
Saluti istituzionali
H18:10 ― Francesca Saccone, Ministero della cultura
Capitale italiana della Cultura: un bilancio
H18:30 ― Alessandro Crociata, Direttore della candidatura
Capitale italiana della Cultura 2026: L’Aquila
H18:50 ― Tony Burgener e Myriam Neuhaus, Vice-presidente e Direttrice dell’Associazione Capitale Culturale Svizzera
La prima Capitale culturale nella Svizzera: La Chaux-de-Fonds 2027
H19:10 ― Discussione e domande
H19:30 ― Conclusione
Moderatore: Roland Hochstrasser, Capo Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale
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Conferma
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Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Tobias Siebrecht, ca. 2005. Dachkantine Club in Zürich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1986. Psychorama party at Linde in Kirchlindach.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Bruno Bänziger, 1983. Yello live at Roxy Club in New York City.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Marco Cirillo, around 1988. The Club in Oerlikon.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Tobias Siebrecht, circa 2010. Zukunft Club in Zurich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Meret Madörin, 2013. Cabaret Club in Zurich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1985. Psychorama party at Linde in Kirchlindach.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Photographer unknown, ca. 2013. Reitschule in Bern.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1987. Psychorama party in Münchenbuchsee.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Jules Spinatsch, around 1995. PPP Protest Party Portraits.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Unknown photographer, 1983. Flamingo Club in Zürich.