Buonomo: “Il Cnel ha certificato l’esistenza del dumping contrattuale”

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Buonomo: �Il Cnel ha certificato l�esistenza del dumping contrattuale�

�No a contratti che programmino la riduzione del potere d�acquisto delle retribuzioni�

17/01/2025  Sindacato.

�Ora c�� anche la certificazione istituzionale del Cnel: l�analisi comparativa tra le retribuzioni di 4 contratti collettivi nazionali di lavoro del settore commercio, firmati da parti sociali diverse e differenziate, ha evidenziato che quelli sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative offrono condizioni salariali e normative di gran lunga migliori�.

� quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.

�Ad esempio, tra il Ccnl Confcommercio, firmato anche dalla Uiltucs-Uil, e quello Anpit, sottoscritto dalla Cisal, per la figura dell�apprendista, ci sono addirittura pi� di 8.500 euro di differenza annui mentre, per un altro profilo, il divario � di oltre 400 euro mensili.

Il Cnel - ha proseguito la sindacalista della Uil - parla, giustamente, di dumping contrattuale, noi aggiungiamo che siamo di fronte a veri e propri contratti pirata. Il problema � che alcuni di questi sindacati siedono anche ai tavoli convocati dal governo. Questo � un vulnus che va sanato, anche con la misurazione della rappresentativit� per legge, oltrech� con l�applicazione immediata di quanto desumibile e gi� definito per alcuni settori�.

�Non � solo un problema di carattere organizzativo - ha precisato Buonomo - ma � una questione di giustizia sociale e di efficienza economica: la Uil non � pi� disposta ad accettare situazioni che determinino la programmata riduzione del potere d�acquisto dei salari. Non � pi� concepibile che le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori restino erose, anche solo parzialmente, dall�inflazione accumulata negli anni, cos� come � accaduto, ad esempio - ha concluso Buonomo - per il recente contratto del pubblico impiego e come stava per accadere per il contratto della sanit� e degli enti locali che la Uil, coerentemente, si � rifiutata di firmare�.

Roma, 17 gennaio 2025

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