Enti locali, in I Commissione l’audizione dell’assessore Francesco Spanedda sul Comparto unico | Consiglio regionale della Sardegna

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Potrebbe superare i 120 milioni di euro annui l’onere finanziario a carico della Regione per la realizzazione del comparto unico degli Enti locali. Sarà comunque necessario aspettare la conclusione dei lavori del tavolo tecnico, prevista per marzo, che fornirà dati certi e quindi la possibilità di fare una previsione concreta e dettagliata di quanto dovrà essere la spesa annuale. Sono alcuni dei dati emersi stamattina in I Commissione (Autonomia e ordinamento regionale), presieduta da Salvatore Corrias (Pd), che ha sentito in audizione l’assessore regionale degli Enti locali, Francesco Spanedda, sulla proposta di legge 68 (Disposizioni in materia di attuazione del Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali), di cui Corrias è il primo firmatario.

L’esponente dell’Esecutivo ha ricordato che all’assessorato da lui guidato è in carico il coordinamento della cabina di regia, che coinvolge anche gli assessorati degli Affari generali e del Bilancio. Spanedda ha auspicato che prima dell’applicazione dell’articolo 17 (Norme di coordinamento), con il passaggio delle competenze dal Coran (Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione) all’Arans (Agenzia per la rappresentanza negoziale della Sardegna), si attenda la conclusione dei lavori del tavolo tecnico, prevista per marzo. L’assessore ha anche chiesto alla Commissione di valutare in che modo specificare meglio l’articolo 13 “Modifiche all’articolo 62 della legge regionale n. 31 del 1998 (Risorse per la contrattazione)”, che recita “Dopo il comma 3 dell’articolo 62 della legge regionale n. 31 del 1998, è inserito il seguente: “3 bis. Gli oneri derivanti dai contratti collettivi del comparto unico di contrattazione applicati negli enti locali restano a carico degli stessi enti locali per la parte corrispondente ai trattamenti e ai miglioramenti retributivi previsti dai contratti collettivi nazionali del comparto delle funzioni locali.”. Secondo Spanedda il testo presenta delle ambiguità e si rischia che l’onere intero del comparto ricada sulla Regione, eliminando il contributo dello Stato.

Spanedda, confermando la volontà di portare a compimento il percorso avviato, ha ricordato che la maggior parte degli articoli della proposta di legge sono di competenza dell’assessorato degli Affari generali. Nel corso della seduta sono intervenuti i consiglieri Gianni Chessa (FI), Giuseppe Fasolino (Riformatori sardi), Paolo Truzzu (FdI) e Sebastiano Cocco (Uniti per Alessandra Todde), tutti concordi nel valutare in che modo avviare una contrattazione con lo Stato, anche alla luce delle tante partire aperte con il Governo.

Il presidente della commissione, Salvatore Corrias, ha concordato con i colleghi sulla necessità di proseguire le audizioni e di sentire anche l’assessore regionale del Bilancio per capire a che punto siano le vertenze con lo Stato e quali siano le entrate di cui la Regione potrà disporre. Corrias ha anche sottolineato che, per poter procedere con un’istruttoria approfondita delle proposta di legge, sarà necessario avere i dati che arriveranno dal lavoro del tavolo tecnico e avere certezza del numero dei lavoratori interessati dalla norma.  “Quella di oggi – ha spiegato Corrias – è la prima audizione a cui seguiranno quelle dell’assessora regionale degli Enti locali, Mariaelena Motzo, e dell’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Meloni. Sulla proposta di legge in esame c’è stata un’ampia disponibilità da parte di tutti i componenti della commissione per affrontare e risolvere”, ha detto Corrias, “una questione di equità sociale che riguarda tutta la Sardegna”.

I lavori della Commissione proseguiranno domani, 22 gennaio, alle 16, con le audizioni di una delegazione del Comitato per il Comparto Unico di contrattazione Regione-Enti Locali e delle organizzazioni sindacali.

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Ufficio Stampa