La Regione finanzia interventi formativi per l’inclusione socio-lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale. Un’azione costante, resa possibile dal Programma Operativo FSE e dal Programma Regionale FSE+ attraverso bandi approvati dalla giunta.
Obiettivo della formazione è aiutare le persone a sviluppare progetti di reinserimento sociale fondati sul lavoro in modo che, acquisendo un profilo professionale spendibile, possano acquisire autonomia e rafforzarsi rispetto a possibili recidive e reiterazioni delle azioni che li hanno portati in carcere.
Le attività comprendono diversi tipi di misure, dall’orientamento a supporto dell’inserimento lavorativo, ai percorsi formativi per aumentare le competenze sia trasversali che relativamente a determinati profili professionali, ai tirocini.
Prendendo a riferimento i progetti formativi approvati da delibere approvate tra il 2021 e il 2023, in corso tutt’ora, sono in totale 1.734 le persone che hanno usufruito della formazione, di cui 1.404 ospiti delle strutture penitenziarie dell’Emilia-Romagna e 330 inseriti nei percorsi della cosiddetta “esecuzione penale esterna” (Nella tabella 1.1 tutti i numeri)
Percorsi realizzati o in fase di realizzazione negli istituti penitenziari
Di seguito il dettaglio delle singole realtà in cui le attività si sono svolte relativamente al triennio 2021-2023. In merito agli interventi promossi negli Istituti penitenziari si registra il seguente quadro.
A Piacenza le attività hanno riguardato percorsi di formazione nel settore delle pulizie e sanificazione, della manutenzione edile, della ristorazione.
A Parma si sono svolti percorsi nel settore della panificazione, della ristorazione e produzione pasti, dell’agricoltura e per la figura di giardiniere d’arte, della manutenzione in ambito edile ed elettrico; sono stati altresì attuati percorsi di formazione permanente per l’assistenza alle persone non autosufficienti.
A Reggio Emilia le attività hanno riguardato percorsi di formazione nel settore agricolo, della ristorazione e sala bar, della manutenzione del verde, dell’impiantistica termo-idraulica, della falegnameria, della riparazione di biciclette; sono stati inoltre realizzati percorsi brevi di sartoria creativa. Ci sono percorsi specificatamente dedicati alla popolazione femminile.
A Castelfranco Emilia si sono svolte attività nei settori delle produzioni agricole, agricoltura biologica e apicoltura, della produzione di pasta fresca, delle pulizie di spazi e ambienti.
A Modena si sono svolte attività inerenti ai settori della ristorazione, dell’edilizia, dell’agricoltura biologica ed apicoltura, della cura del verde, delle cure estetiche e acconciatura. Ci sono corsi specificatamente dedicati alla popolazione femminile. Non vengono realizzati tirocini.
A Bologna sono stati realizzati percorsi nel settore edile, in quello meccanico proseguendo con le attività legate a “Fare impresa in Dozza”, nel settore dell’igienizzazione e cura degli spazi, della ristorazione/sala bar e della pasticceria, della manutenzione del verde. Sono stati proposti anche percorsi nell’ambito della produzione casearia. Ci sono corsi specificatamente dedicati alla popolazione femminile e percorsi per l’acquisizione di competenze trasversali, propedeutici all’attivazione di tirocini.
A Ferrara, i progetti realizzati hanno riguardato i settori delle pulizie e della manutenzione di spazi e ambienti, della piantumazione e orticultura, della riparazione di biciclette, dell’installazione di impianti elettrici, del recupero e riuso, con i relativi tirocini.
A Forlì-Cesena sono stati realizzati progetti concernenti la produzione di piccola cartoleria in carta riciclata, la saldatura e la carpenteria, l’edilizia e la lavorazione della vetroresina.
A Ravenna i percorsi hanno riguardato l’ambito della ristorazione e dell’igienizzazione e cura degli spazi. Non vengono realizzati tirocini.
A Rimini, infine, i progetti hanno riguardato laboratori nei settori dell’orticoltura, delle manutenzioni termoidrauliche, della panificazione e della preparazione pasti, della gestione di magazzino.
Percorsi realizzati o in fase di realizzazione nell'ambito dell'esecuzione penale esterna
In merito agli interventi promossi per persone in carico agli Uffici Esecuzione penale esterna (UEPE) ecco il dettaglio.
A Piacenza le attività sono rivolte al settore edile e a quello della logistica.
A Parma sono realizzate attività nell’ambito della lavorazione alimenti, della meccanica, competenze trasversali e sicurezza sul lavoro.
A Reggio Emilia le attività riguardano il settore del confezionamento alimentare e la sicurezza dei luoghi di lavoro.
A Modena sono stati realizzati percorsi nel settore igienizzazione degli ambienti.
A Bologna, le attività hanno interessato i settori dell’igienizzazione ambienti, panificio e pastificio, manutenzione del verde, ristorazione, competenze trasversali e sicurezza sul lavoro.
A Ferrara i percorsi hanno a riferimento la manutenzione del verde, la ristorazione, l’igienizzazione degli ambienti e l’edilizia.
A Forlì-Cesena sono stati avviati percorsi brevi e nell’ambito della sicurezza propedeutici ai tirocini.
Ravenna si è concentrata su attività nel settore agro-alimentare, ristorazione e pulizie ambienti.
A Rimini, infine, si sono previste attività brevi riferite al settore della manutenzione verde e della igienizzazione degli ambienti, sicurezza sul lavoro e cucina.
Caratteristiche delle persone che hanno usufruito/stanno usufruendo delle attività formative finanziate: sesso, età, titolo di studio
Nelle annualità 2021-2023, i dati di realizzazione indicano che sono state coinvolte complessivamente 1.734 persone, un numero pertanto superiore – soprattutto per quanto attiene gli Istituti penitenziari - rispetto ai destinatari previsti in sede di approvazione. Si tratta in maggioranza di uomini e con una alta percentuale di stranieri. La proporzione tra i sessi resta sostanzialmente invariata rispetto al triennio precedente, mentre cala leggermente la percentuale di stranieri.
