Caritas Internationalis, la confederazione che raccoglie le Caritas di tutto il mondo, interviene pubblicamente (qui la Nota in inglese) dopo la “sconsiderata decisione dell’amministrazione statunitense di chiudere bruscamente i programmi e gli uffici finanziati da USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale)”.
“La Caritas – dice la nota – riconosce il diritto di ogni nuova amministrazione di rivedere la propria strategia di aiuti internazionali. Tuttavia, il modo spietato e caotico in cui questa decisione viene attuata minaccia la vita e la dignità di milioni di persone. Chiudere USAID metterà a rischio i servizi essenziali per centinaia di milioni di persone in stato di vulnerabilità, minerà decenni di progressi nell’assistenza umanitaria e allo sviluppo, destabilizzerà le regioni che fanno affidamento su questo supporto cruciale e condannerà milioni di persone ad una povertà disumanizzante o addirittura alla morte”.
Per oltre sessant’anni, l’USAID è stato un partner vitale della Caritas e della Chiesa a livello globale, sostenendo le comunità vulnerabili in tutto il mondo, fornendo assistenza salvavita alle persone colpite dalle crisi, alleviando la fame, fornendo assistenza sanitaria e istruzione di base, migliorando l’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici, a ripari e protezione e affrontando le cause profonde della povertà. Il suo contributo è stato fondamentale, favorendo la stabilità e lo sviluppo in molte regioni per decenni.
Alistair Dutton, Segretario generale di Caritas Internationalis:
“Fermare repentinamente USAID ucciderà milioni di persone e ne condannerà altre centinaia di milioni a vite di disumanizzante povertà”. “Le vite e la dignità di milioni di persone sono in bilico. Chiediamo ai governi, alle agenzie internazionali e alle parti interessate di esprimersi e di sollecitare con forza l’amministrazione statunitense a revocare queste pericolose misure”.
L’USAID rappresenta circa il 40% del bilancio totale degli aiuti globali. L’interruzione degli aiuti avranno perciò conseguenze catastrofiche in tutto il mondo. “I danni che ne derivano per le persone, in particolare per i più poveri, in tutto il mondo, saranno catastrofici e minacceranno la vita e la dignità di milioni di persone”.
La cura del bene comune è sempre nell’interesse di tutti, piccoli e grandi.
Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana:
“In un mondo in cui ogni cosa è connessa, siamo tutti responsabili di tutti. Sia nel campo degli aiuti umanitari, in particolare nelle situazioni di crisi, che in quello della tutela dell’ambiente, è dovere dei Paesi più ricchi, come l’Italia o gli Stati Uniti, farsi carico anche di chi, per motivi spesso da ricercare proprio nelle politiche delle grandi potenze, non ce la fa. La cura del bene comune è sempre nell’interesse di tutti, piccoli e grandi”.
“Rimaniamo fiduciosi – conclude La Nota di Caritas Internationalis – che un dialogo costruttivo possa portare a risultati positivi che sostengano l’obiettivo condiviso di sostenere i più bisognosi”.
Aggiornato il 11 Febbraio 2025