Al Porto di La Spezia si sperimentano i vantaggi di un ecosistema digitale

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“Con oltre 1.000 mezzi al giorno che confluiscono al varco di accesso del Porto della Spezia, situato nei pressi dello svincolo del raccordo autostradale che collega la città con le autostrade A12 e A15” – racconta Simone Pacciardi, responsabile progetti Europei dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale – “nei momenti di picco l’area di buffer di parcheggio si satura molto rapidamente, mettendo alla prova l’efficienza del porto stesso. L’Autorità di Sistema Portuale ha quindi rilevato la necessità di interventi di ottimizzazione dei flussi grazie alla creazione di una piattaforma di gestione dei preavvisi per i camion che scaricano e caricano le merci in arrivo e in partenza”.

Questo è quello che l’Autorità sta realizzando con il supporto di Cefriel grazie al progetto europeo KEYSTONE, co-finanziato con oltre tre milioni di euro dalla Commissione Europea e dal Governo del Regno Unito, che punta a creare un ecosistema digitale che semplifichi lo scambio sicuro e controllato di informazioni tra i diversi attori coinvolti, con l’obiettivo di ottimizzare i processi logistici. Le tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto saranno testate e valutate tramite due scenari dimostrativi, realizzati in collaborazione con i partner Cefriel, centro di innovazione digitale, CIM S.p.A., uno dei principali interporti italiani per il traffico intermodale, e Gruber Logistics, azienda internazionale di logistica e trasporti.

KEYSTONE si propone di identificare i dati da connettere in modo sicuro, per facilitare il lavoro delle autorità pubbliche e degli operatori logistici, integrando tecnologie standard e piattaforme diverse e andando a ridurre in questo modo le attività manuali e ripetitive di inserimento e aggiornamento dei dati. Gli operatori logistici e le pubbliche autorità (come le Autorità di Sistema Portuale, la Polizia Stradale e la Guardia di Finanza) sono molto interessati a contribuire al successo del progetto, spinti dai vantaggi legati all’ottimizzazione dei processi, come il risparmio di tempo, la riduzione dei disagi per l’utenza e la diminuzione degli errori.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale sta lavorando alla creazione di strumenti e flussi digitali interoperabili, con l’obiettivo di rendere più efficienti le operazioni portuali.

Il beneficio è doppio: il Porto riceverà informazioni predittive sui livelli di traffico, permettendo azioni correttive tempestive, mentre i vettori di trasporto avranno accesso a dati dettagliati sullo stato autorizzativo delle merci e altre informazioni logistiche, semplificando le operazioni e riducendo i tempi di attesa.

“Con KEYSTONE – sottolinea Pacciardi – siamo già oltre la fase di sperimentazione. La soluzione è ora pronta per essere utilizzata da tutti gli attori del settore: operatori, vettori logistici e stakeholder tecnologici che vogliano integrarsi nella catena del valore del Porto.” Il Porto di La Spezia ha già testato i propri servizi in progetti europei precedenti, fornendo un’opportunità concreta di sviluppare e implementare nuove metodologie e tecnologie. Grazie a questa esperienza, l’Autorità di Sistema Portuale ha creato un sistema “aperto” e “neutro”, pronto a connettersi con altri soggetti interessati a condividere dati e risorse.

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maria