Ue, Codice contro la disinformazione nel DSA: al via dal 1° luglio - Uspi

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L’entrata in vigore del Codice di condotta contro la disinformazione nel Digital Services Act (DSA) ha rafforzato gli sforzi nella lotta contro le fake news online.

La Commissione e il Consiglio europeo per i servizi digitali hanno approvato l’integrazione del DSA con il Codice di condotta volontario sulla disinformazione, un nuovo punto di riferimento sulla determinazione della conformità alle regole europee sui servizi digitali delle grandi piattaforme online.

Cosa rappresenta il codice

Inizialmente con 34 aziende sottoscriventi, il Codice introdotto nel 2018 era un’iniziativa volontaria e autoregolamentata da e per piattaforme online, grandi aziende tech e protagonisti del settore pubblicitario. 

Nel 2022 è stato rafforzato e ad oggi conta 42 firmatari, tra cui Adobe, Google, Meta, Microsoft e TikTok. Rimane esclusa X, di Elon Musk, che ha ritirato la sua adesione a maggio 2023. 

Per questo, tutte le VLOP (Very Large Online Platforms) e VLOSE (Very Large Online Search Engine) sono vincolate, essendo sia firmatarie del Codice che soggette alle regole del DSA, a rispettare degli obblighi. Le prerogative sono il rispetto dell’informazione di qualità online e l’acquisizione di strategie per ridurre i rischi collegati.  

I punti cardine

Affinché le Big Tech possano essere sottoscriventi, dovranno dunque obbligatoriamente rispettare i 44 impegni e 128 misure applicabili in quattro campi. Quello della demonetizzazione, della trasparenza pubblicitaria, dell’integrità dei servizi e dell’estensione del fact-checking a terzi. 

Il rispetto di questi quattro punti cardine fondamentali rappresentano il metodo più veloce per ridurre eventuali incentivi finanziari per i divulgatori di disinformazione, per far riconoscere agevolmente agli utenti la pubblicità politica, per ridurre account falsi, deepfake, comportamenti e contenuti dannosi e per ampliare la copertura di fact-checking in tutta Europa. 

Tuttavia, Meta è a un bivio: seguendo l’esempio di X di togliere il fact-checking si può considerare la sua adesione in bilico. Infatti, nel caso Zuckerberg estendesse la sua scelta in Europa, oltre che negli USA, in automatico non sarebbe più un firmatario del Codice. 

Gli impegni saranno verificabili dal 1° luglio 2025, data in cui entrerà in vigore il Codice applicato al DSA. 

Articolo di T.S.

L’articolo Ue, Codice contro la disinformazione nel DSA: al via dal 1° luglio proviene da Notiziario USPI.

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