Durante l’AI Action Summit a Parigi Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet, è intervenuto raccontando la “svolta epocale” che rappresenta l’Intelligenza Artificiale (IA). Oltre alle intenzioni dell’azienda tecnologica per il futuro, dal progresso quotidiano fino agli obiettivi sociali più impegnativi, si parla di traguardi e prospettive internazionali.
Il Summit, tenutosi a Parigi nelle giornate del 10 e 11 febbraio, è stata occasione di incontro, scambio e condivisione delle politiche e delle conquiste in campo tecnologico di aziende, esperti e classi governative mondiali. E sono mancati annunci importanti, tra i quali l’investimento di 200 miliardi di euro da parte dell’Europa per progetti di IA e la Dichiarazione sull’IA inclusiva e sostenibile per le persone e il pianeta da parte di Emmanuel Macron, presidente francese.
“Un’età dell’oro”
“Sono convinto che l’intelligenza artificiale rappresenti una svolta epocale e che incontri come questo, focalizzati sulla collaborazione e su azioni concrete, saranno fondamentali per il nostro progresso”, ha detto Pichai all’inizio del suo lungo discorso. “Per me, migliorare la vita attraverso la tecnologia è una questione personale. […] Siamo solo all’inizio, eppure sono convinto che l’IA sarà la più grande rivoluzione tecnologica che vivremo. Un cambiamento più profondo del passaggio al personal computer o al cellulare. L’IA democratizzerà l’accesso alle informazioni in modo ancora più radicale di quanto abbia fatto Internet”.
In primis, la democratizzazione nasce da un drastico abbassamento dei costi delle componenti fondamentali per l’elaborazione delle informazioni, i cosiddetti token. Si è passato da un costo di 4 dollari per milione di token a 13 centesimi, un ribasso del 97%.
“E questa tendenza continuerà, rendendo l’intelligenza artificiale sempre più accessibile a tutti”, promette Pichai. Inoltre, a livello sociale, l’IA sta spopolando nei campi più disparati, dal lavoro alla quotidianità casalinga, dalla scuola alla ricerca. Le interazioni, da scettiche e curiose, si stanno evolvendo in un dialogo più naturale, intuitivo, basato sull’esperienza umana.
Investimenti e opportunità
Ciò che rende possibile innovare, sottolinea Pichai, è l’investimento continuo in ricercatori e infrastrutture da parte di Big G. La missione di portare le migliori scoperte tecnologiche alla portata di tutti è resa possibile da “una rete globale di oltre 2 milioni di miglia di cavi in fibra ottica e i nostri chip Tensor Processing Unit, giunti alla sesta generazione e dotati di un’efficienza energetica triplicata rispetto alla precedente”. Gemini si basa su questo arsenale tecnologico e l’interazione con 2 miliardi di utenti su sette piattaforme potenziate dalla loro IA migliorano le “capacità di ricerca e di pensiero approfondite”.
Non a caso, “secondo un rapporto del World Economic Forum di quest’anno, la maggior parte dei lavori in Europa sarà presto potenziata dall’IA generativa, mentre solo il 7% rischia di essere automatizzato. Un rapporto dell’ILO (International Labour Organization) suggerisce che l’effetto di potenziamento sarà ben 6 volte superiore a quello di una possibile sostituzione”.
“Come ha mostrato Mario Draghi nel suo recente rapporto, la produttività dell’Europa dipende dall’utilizzo di queste tecnologie emergenti; e la competitività europea dipende dalla produttività. Perciò, incentivare l’utilizzo è cruciale, per garantire che i benefici in termini di produttività si diffondano su vasta scala e in tutti i settori economici”. Così continua Pichai, auspicando una nuova forza lavoro tecnologica da implementare e nuove innovazioni europee da incentivare.
Per incentivare lo sviluppo e trarre benefici, tuttavia sono necessarie politiche dinamiche e forti che possano garantire nel contempo sicurezza a produttori e consumatori. Di seguito, le parole di Pichai che tracciano una possibile strada.
“Le politiche pubbliche giocheranno un ruolo importante nel raggiungere questi quattro obiettivi. Per essere efficaci, tali politiche dovranno:
Affrontano i rischi senza ostacolare l’innovazione, il progresso e gli impatti positivi.
Basarsi sulle leggi esistenti e colmare le lacune, non creare intere nuove leggi.
Essere allineate a livello internazionale. L’IA non può prosperare in un ambiente normativo frammentato, con regole diverse tra paesi e regioni.
E infine, fare in modo che i governi adottino un approccio ponderato e strategico all’IA per guidare gli investimenti in infrastrutture, persone e adozione, anche da parte dei governi stessi.”
Il CEO di Big G conclude con un ammonimento: “non dobbiamo permettere che la nostra propensione per il presente ostacoli il futuro. Abbiamo un’opportunità unica, irripetibile, per migliorare la vita su una scala senza precedenti grazie all’IA”.
Articolo di T.S.
L’articolo Google, Pichai: IA darà sempre più benefici alla società e al lavoro proviene da Notiziario USPI.