Giovani e Benessere Psicologico: i dati dell’indagine del Consiglio Nazionale Giovani - Consiglio Nazionale Giovani

Il Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG) ha condotto un’indagine per analizzare la condizione psicologica delle giovani generazioni in Italia. I risultati evidenziano un quadro preoccupante che richiede interventi urgenti.

Una generazione in difficoltà

• Un giovane su 5 dichiara di trovarsi in condizioni di malessere psicologico, una quota che sale al 26% tra i giovanissimi (18-24 anni), rendendola la fascia d’età più colpita.
• I disturbi dell’umore sono diffusi in tutto il Paese: solo un italiano su quattro non ne soffre mai. Tra i più giovani, oltre la metà ne sperimenta con una certa continuità.
• Le cause principali di disagio sono lo stress lavorativo (46%), i problemi familiari (40%) e le pressioni sociali (30%), con quest’ultima voce particolarmente marcata tra i giovani rispetto alle altre generazioni.

Riconoscere il disagio e affrontarlo

• Per i giovani, i principali segnali di difficoltà psicologica sono i cambiamenti d’umore (52%) e l’isolamento sociale (51%), con una differenza tra fasce d’età: i 18-24enni segnalano più spesso il cambiamento d’umore, mentre i 25-34enni individuano maggiormente l’isolamento sociale come segnale di disagio.
• Per contrastare il malessere, i giovani si affidano principalmente alla terapia individuale (46%) e all’attività sportiva (40%), con un’attenzione particolare al ruolo dello sport tra i giovanissimi (18-24 anni). Altri strumenti utili sono il supporto di gruppi, l’arte e la musica.
• Tuttavia, la discriminazione resta un ostacolo: il 65% dei giovani ritiene che chi soffre di problemi psicologici sia stigmatizzato.

La necessità di più supporto

• Il 53% dei giovani ritiene fondamentale ampliare i servizi di supporto psicologico, ritenendo prioritario l’aumento delle risorse rispetto alla semplice riorganizzazione di quelle esistenti.

Questi dati confermano la necessità di azioni mirate per rispondere all’emergenza del benessere psicologico giovanile. Investire nella prevenzione e nell’accessibilità ai servizi di supporto significa non solo migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni, ma anche costruire una società più consapevole, attenta e inclusiva.