Tra gli obiettivi dell’ideazione del Forum quello di poter offrire alla community del design una manifestazione sempre più ampia e allargata che completi, in totale sinergia, l’offerta commerciale.
Un’esperienza che promuova la cultura della luce trascendendo la sua mera funzione pratica per trasformarla in un elemento di valore qualitativo e umano capace di mettere la persona al centro della progettazione e anche dell’evento fieristico. La luce sarà il fulcro di un viaggio emozionale e cognitivo, offrendo al visitatore un’esperienza immersiva e distintiva. La luce è, così, affrontata non solo nel suo potenziale tecnologico, ma anche attraverso una riflessione profonda e filosofica, sul suo ruolo di linguaggio espressivo e innovativo. Una visione integrata che punta a ridefinire i paradigmi dell’illuminazione, proponendo concept avanguardistici che guideranno il design dei futuri apparecchi di illuminazione.
The Euroluce International Lighting Forum esplorerà, dunque, il ruolo centrale della luce nella progettazione integrata e sostenibile per spazi pubblici e privati, mettendo al centro la qualità della vita e il futuro del nostro pianeta.
In occasione di Euroluce 2025, il 10 e 11 aprile si terrà la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum. Il progetto è diretto da Annalisa Rosso, editorial director e cultural events advisor del Salone del Mobile.Milano, in collaborazione con APIL. Due intense giornate, ospitate nell’arena progettata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto. In programma – sotto il titolo Light for Life. Light for Spaces. – 6 masterclass, 2 tavole rotonde e 2 workshop, che vedranno on stage venti relatori internazionali tra lighting designer, artisti, scenografi, botanici, scienziati, biologi, antropologi, invitati a condividere visioni, intuizioni, pratiche di ricerca e progetto che intersecano discipline complementari con l’obiettivo di stimolare una più profonda comprensione del futuro del lighting.
Gli interventi previsti il 10 aprile saranno organizzati sotto il tema Light for Life. Partendo dal presupposto che l’uomo nasce per vivere all’aperto, dove la luce naturale lo influenza sia biologicamente sia psicologicamente, ma che anche l’illuminazione artificiale riesce a modellare ritmi biologici, influenzare emozioni e definire equilibri psicofisici, esiste un modo semplice e scientifico per progettare un’illuminazione positiva per l’uomo e il suo benessere? Per la sua felicità e il suo comfort? Cosa intendiamo quando parliamo di Human Centric Lighting? A queste e a molte altre domande che si interrogano su come l’illuminazione possa effettivamente migliorare la qualità della vita, ottimizzando energia e salute, daranno risposta i relatori della prima giornata. A partire dalle Masterclass della Solar Designer Marjan van Aubel, che da sempre osserva la luce solare e si chiede come poter utilizzare in modo diffuso questa forma di energia democratica come affrontata nel progetto Sunne; di Stefano Mancuso, pioniere della neurobiologia vegetale, che esplorerà come l’uomo possa ispirarsi alle strategie adottate dalle piante per catturare la luce e trasformarla in fonte di benessere; di Robert Wilson, celebre artista americano, che racconterà il suo senso della luce. Nel pomeriggio sarà la volta di una Tavola Rotonda a cui parteciperanno: Nicholas Belfield, partner di dpa lighting consultants, studio internazionale di progettazione illuminotecnica con all’attivo oltre 7.500 progetti completati in 80 paesi, tra cui The Constellation, The Founder’s Memorial, Abu Dhabi; Rogier van der Heide, lighting designer che ha illuminato alcuni tra i più iconici spazi collettivi, dallo Stadio Olimpico di Pechino al
Rijksmuseum di Amsterdam; Shelley James, lighting strategy consultant dello studio Age of Light Innovations ed esperta internazionale di luce e benessere; Manuel Spitschan dal 2022 ricopre la carica di Research Group Leader presso il Max Planck Institute for Biological Cybernetics, ed è Professore associato di Chronobiology & Health presso la Technical University of Munich; Piero Benvenuti, Professore Emerito di Astrofisica dell’Università degli Studi di Padova. Infine, il workshop del pomeriggio proporrà un’analisi pratica e concreta, intrecciando tutti i temi, i concetti e le prospettive affrontati in questa prima giornata.